Si chiamava Franco Ferrante ed era molto conosciuto. In passato sulla stessa strada era stato aggredito e derubato. Era solito andare a Canicattì e sostare davanti a una banca, chiedendo 20 centesimi ai più generosi
Delia, 47enne travolto da due auto su statale Tornava a casa dopo aver chiesto l’elemosina
Delia e Canicattì, due comunità sconvolte per la tragedia che si è consumata ieri sera sulla strada statale 190, sul ponte Ciura, a circa un chilometro dal primo centro. Franco Ferrante, meglio conosciuto come l’onorevole, 47 anni è stato travolto e ucciso da due automobili. Prima una Fiat Punto lo ha colpito e trascinato per qualche metro, poi è stato colpito da una Fiat Seicento che non è riuscita a scansarlo.
Alla guida due persone entrambe di Delia. Ferrante ogni giorno percorreva a piedi i sette chilometri che separano i due Comuni. Dormiva a Delia e si recava a Canicattì dove chiedeva l’elemosina: i consueti 20 centesimi davanti la filiale del Monte dei paschi di Siena. Su questa stessa strada qualche anno fa venne fermato, aggredito e derubato.
Chiunque a Delia gli diceva di smetterla perché rischiava grosso. Anche i carabinieri e il sindaco, Gianfilippo Bancheri, che negli anni ne aveva disposto ed eseguito più volte la pulizia personale a sue spese. Ma lui testardo e imperterrito continuava, fino a ieri sera. Ferrante è morto sul colpo. Raccapricciante la scena che si è presentata agli occhi di passanti e soccorritori col cadavere riverso a terra in una pozza di sangue, le scarpe e l’ombrello sparsi nell’arco di almeno 50 metri.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Delia, coordinati dal comandante Luciano Ruggeri, che hanno effettuato i rilievi e regolato il traffico insieme ad alcuni volontari tra cui proprio il sindaco Bancheri. I mezzi, dopo i rilievi del caso, sono stati riconsegnati ai proprietari e il cadavere alla famiglia.