Italia, Francia e Spagna a confronto su problematiche e prospettive del settore del pomodoro. Le delegazioni del gruppo di contatto sul pomodoro dei tre Paesi si sono riunite a Pachino, nel Siracusano, ospiti del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP: tre giorni di confronto e analisi sui principali temi, dall’andamento della stagione in […]
Le delegazioni di Italia, Francia e Spagna a Pachino: confronto su problematiche e prospettive del pomodoro europeo
Italia, Francia e Spagna a confronto su problematiche e prospettive del settore del pomodoro. Le delegazioni del gruppo di contatto sul pomodoro dei tre Paesi si sono riunite a Pachino, nel Siracusano, ospiti del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP: tre giorni di confronto e analisi sui principali temi, dall’andamento della stagione in corso alle prospettive per la stagione del pomodoro estivo; dalla concorrenza estera nei mercati dell’Unione europea alla disponibilità di prodotti fitosanitari, passando per la normativa su informazione ed etichettatura.
Un appuntamento annuale ormai consolidato al quale – oltre a Sebastiano Fortunato e Massimo Pavan, presidente e vice del consorzio siciliano – hanno preso parte: Mauro Quadri (Masaf, Direzione Gen. Politiche Internazionali e UE), Davide Campisi (Italia Ortofrutta – OP Agri Sicilia), Luca Moncada (Confagricoltura), Giuseppe Miccichè (Coldiretti Direttore sezione Pachino), Elisabetta Deluca (Coldiretti). Per la Francia erano presenti i consiglieri Jean-Baptiste Faure (Ambasciata di Francia in Spagna) e Philippe Merillon (Ambasciata di Francia a Roma), mentre per AOP Pomodoro sono intervenuti il presidente Jean-Pierre Jestin, la direttrice Lauriane Le Lesle e Ronan Collet. Dalla Spagna, il consigliere Pablo Miguel Angel Riesgo (Ambasciata di Spagna a Parigi) e il consigliere Juan Pietro Gomez (Ambasciata di Spagna a Roma), oltre ad Adoracion Blanque Pérez (ASAJA), a Juan Jesus Lara e Lusi Martin (rispettivamente presidente e direttore tecnico FEPEX) e a Luis Miguel Fernandez Sierra (Cooperative Agroalimentari).
Per quanto riguarda la stagione del pomodoro, si è osservato un leggero calo dei volumi in Italia e Spagna, mentre è rimasta stabile in Francia. Un calo che, nel caso italiano, ha portato a un aumento dei prezzi, mentre in Spagna a una riduzione media di circa il 5 per cento. I tre Paesi concordano sul peso della manodopera nei costi di produzione, specie in Spagna, dove il salario minimo è aumentato notevolmente negli ultimi quattro anni, anche se è la Francia a detenere il primato per il salario più alto tra i tre Paesi. Guardando alla stagione estiva, invece, sembrano emergere maggiori differenze: se in Francia si prevede una stabilità della superficie e della produzione rispetto alla scorsa stagione, in Italia è invece prevista una diminuzione e in Spagna un aumento (per il cambio da altre colture al pomodoro).
Per quanto riguarda l’aspetto della concorrenza estera nei mercati dell’Ue, i principali Paesi concorrenti sono il Marocco (primo posto, con quasi 580mila tonnellate esportate in Europea nel 2024) e la Turchia (secondo posto con oltre 194mila tonnellate). Sono state valutate le sentenze della Corte di giustizia europea sull’esclusione dei prodotti del Sahara occidentale dalle preferenze tariffarie stabilite dall’accordo di associazione UE-Marocco e l’etichettatura dell’origine dei pomodori ciliegini e dei meloni charentais provenienti dal Sahara occidentale.
In ambito fitosanitario, è stata discussa la necessità di le stesse condizioni dei produttori comunitari anche ai prodotti provenienti da Paesi terzi: per questo, è stato deciso di inviare una lettera alla Commissione europea per richiedere l’armonizzazione del registro dei prodotti fitosanitari. Sull’etichettatura, infine, si è posta la necessità di modificare il regolamento comunitario per aumentare le dimensioni delle lettere del Paese d’origine e consentire l’inserimento di un logo sulla confezione per rafforzare la preferenza comunitaria. La sessione di lavoro del gruppo di contatto del pomodoro si è conclusa con alcune visite tecniche alle serre e agli stabilimenti di lavorazione.