Declassamento S&P, come la nave Costa Concordia, l’Eurozona oggi imbarca sfiducia…

Il declassamento di S&P dell’Eurozona, è un ennesimo “SOS” lanciato alle cancellerie al comando dell’Unione Europea: cambiate rotta, altrimenti affondate. Venerdí notte ci appariva straordinaria la coincidenza del terribile incidente con naufragio della mastodontica nave da crociera ‘Costa Concordia’ al largo dell’isola del Giglio, lo stesso giorno che l’Europa e l’Italia si sentivano “vittime” del declassamento di Standar & Poor. Tanti incidenti nei trasporti avvengono nel mondo, ma quello di una nave che affonda lentamente e senza scampo è, metaforicamente, quello che più assomiglia all’attuale mancanza di fiducia del mercato fianziario internazionale nei confronti dell’Eurozona.
Concordia, la bellissima nave affondata, porta proprio il nome di ciò che servirebbe all’Europa per non affondare. L’euro, dopo la sua introduzione dieci anni fa, era andato nei primi anni a gonfie vele durante il ciclo di crescita dell’economia globale. L’Unione Europea rappresentava il mercato più ricco del mondo, e l’introduzione della sua moneta unica rivelava un’ambizione: diventare valuta di riferimento mondiale, facendo concorrenza al dollaro, in attesa del giorno che anche il prezzo dei barili di petrolio sarebbe stato definito in euro. Invece, è bastata la prima grande recessione economica preceduta da una bolla finanziaria globale a scoperchiare quanto, con il livello di tossicità raggiunto nei bilanci delle banche europee, l’euro fosse una moneta lasciata indifesa perché senza veri padroni.
La Francia ha perso la tripla A. Severo il colpo all’Italia, che con Spagna e Portogallo scende di ulteriori due gradini. Anche per la Germania è solo una questione di tempo. Quando la nave affonda, con i mozzi e i camerieri, a mare ci finiscono tutti, anche i passeggeri più ricchi.
Il comandante della nave da crociera avrà molto da spiegare a chi lo interrogherà. Sbagliare è umano, ma quando si ha la responsabilità della vita di oltre 4 mila persone, l’errore può diventare un crimine. Almeno la manovra che ha portato la Concordia nei pressi del porticciolo del Giglio, ha facilitato i soccorsi. Quindi, al di là delle responsabilità per la collisione sugli scogli, almeno chi era al comando della nave – o chi ne ha preso i comandi dopo l’incidente – ha evitato il disastro dell’affondamento in mare aperto.
E qui torniamo alla nostra nave Europa che dalle sue falle imbarca da tempo sfiducia: che decisioni stanno prendendo i suoi capitani per salvare i passeggeri? Accusare chi lancia gli SOS? Già, certe dichiarazioni che il downgrading farebbe parte di un complotto degli Stati Uniti contro l’Europa… Veramente gli Usa hanno a propria volta subito il loro primo downgrading pochi mesi fa. E non è stata una catastrofe, da allora i bond Usa si sono rivalutati e i tassi di interesse sono scesi. Questo significa che una agenzia di rating non può cambiare la percezione reale del mercato che è sucettibile a tanti altri fattori, che sono in continuo “divenire”.
Ma allora perché tutto questa rabbia per l’ennesimo SOS di S&P? In realtà, ciò che c’è scritto nel rapporto che giustifica il downgrading, tutti sanno che è vero: l’Europa non ha una unità politica, è un gigante senza testa, tutto muscoli e niente cervello. Un’Europa che non sa prendere decisioni logiche, che si ostina solo a tassare e impoverire i suoi cittadini invece di stimolare la crescita.
La Germania sembra come quel comandante al timone della Concordia. Ha sbagliato rotta, si è illusa che l’euro senza una vera banca centrale europea, senza una vera unione politica e fiscale, potesse sopravvivere alla prima grande recessione economica e alla bolla finanziaria. Merkel è come quel comandante che non si rende conto che sta facendo passare una gigantesca nave troppo vicino agli scogli. La falla, che lo dica o no Stand and Poor’s, ormai è aperta e l’Europa dell’euro sta imbarcando sfiducia da tutte le parti. Almeno il comandante del Concordia, quando si è reso conto dell’errore commesso e che stava imbarcando acqua, ha diretto la sua nave verso il porto più vicino e la sua manovra disperata ha salvato il 99 per cento dei passeggeri. Ma la Merkel, con l’euro sempre più sfiduciato, dove sta portando l’Europa?
Quando il capitano non sa più che fare, sono gli altri ufficiali a spingerlo a prendere le uniche decisioni valide. Rafforzare quindi l’euro con un’unità d’intenti almeno sulle politiche fiscali, di bilancio e del lavoro. Ma ancor prima, come il premier italiano Mario Monti ha ribadito già venerdí, dando subito alla Bce la forza necessaria per sostenere la moneta unica.
Secondo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “le profonde trasformazioni in corso su scala mondiale evidenziano l’urgenza per l’Europa di mettere in campo la più forte volontà comune nel procedere senza esitazioni sulla via dell’unità politica e dell’effettiva unione economica”. Già, Napolitano è un vecchio saggio della politica europea che indica l’unica vera soluzione in grado di chiudere la gigantesca falla per poter ridare fiducia nell’Ue. Ma la Germania, unico Paese con la forza economica e il peso quindi politico per poter manovrare il timone della nave europea, non trova ancora il coraggio per l’ardua virata di rotta.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il declassamento di s&p dell’eurozona, è un ennesimo “sos” lanciato alle cancellerie al comando dell’unione europea: cambiate rotta, altrimenti affondate. Venerdí notte ci appariva straordinaria la coincidenza del terribile incidente con naufragio della mastodontica nave da crociera ‘costa concordia’ al largo dell’isola del giglio, lo stesso giorno che l’europa e l’italia si sentivano “vittime” del declassamento di standar & poor. Tanti incidenti nei trasporti avvengono nel mondo, ma quello di una nave che affonda lentamente e senza scampo è, metaforicamente, quello che più assomiglia all’attuale mancanza di fiducia del mercato fianziario internazionale nei confronti dell’eurozona.

Il declassamento di s&p dell’eurozona, è un ennesimo “sos” lanciato alle cancellerie al comando dell’unione europea: cambiate rotta, altrimenti affondate. Venerdí notte ci appariva straordinaria la coincidenza del terribile incidente con naufragio della mastodontica nave da crociera ‘costa concordia’ al largo dell’isola del giglio, lo stesso giorno che l’europa e l’italia si sentivano “vittime” del declassamento di standar & poor. Tanti incidenti nei trasporti avvengono nel mondo, ma quello di una nave che affonda lentamente e senza scampo è, metaforicamente, quello che più assomiglia all’attuale mancanza di fiducia del mercato fianziario internazionale nei confronti dell’eurozona.

Il declassamento di s&p dell’eurozona, è un ennesimo “sos” lanciato alle cancellerie al comando dell’unione europea: cambiate rotta, altrimenti affondate. Venerdí notte ci appariva straordinaria la coincidenza del terribile incidente con naufragio della mastodontica nave da crociera ‘costa concordia’ al largo dell’isola del giglio, lo stesso giorno che l’europa e l’italia si sentivano “vittime” del declassamento di standar & poor. Tanti incidenti nei trasporti avvengono nel mondo, ma quello di una nave che affonda lentamente e senza scampo è, metaforicamente, quello che più assomiglia all’attuale mancanza di fiducia del mercato fianziario internazionale nei confronti dell’eurozona.

Il declassamento di s&p dell’eurozona, è un ennesimo “sos” lanciato alle cancellerie al comando dell’unione europea: cambiate rotta, altrimenti affondate. Venerdí notte ci appariva straordinaria la coincidenza del terribile incidente con naufragio della mastodontica nave da crociera ‘costa concordia’ al largo dell’isola del giglio, lo stesso giorno che l’europa e l’italia si sentivano “vittime” del declassamento di standar & poor. Tanti incidenti nei trasporti avvengono nel mondo, ma quello di una nave che affonda lentamente e senza scampo è, metaforicamente, quello che più assomiglia all’attuale mancanza di fiducia del mercato fianziario internazionale nei confronti dell’eurozona.

Il declassamento di s&p dell’eurozona, è un ennesimo “sos” lanciato alle cancellerie al comando dell’unione europea: cambiate rotta, altrimenti affondate. Venerdí notte ci appariva straordinaria la coincidenza del terribile incidente con naufragio della mastodontica nave da crociera ‘costa concordia’ al largo dell’isola del giglio, lo stesso giorno che l’europa e l’italia si sentivano “vittime” del declassamento di standar & poor. Tanti incidenti nei trasporti avvengono nel mondo, ma quello di una nave che affonda lentamente e senza scampo è, metaforicamente, quello che più assomiglia all’attuale mancanza di fiducia del mercato fianziario internazionale nei confronti dell’eurozona.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]