Carmela Buffa Calleo spiega le ragioni del monologo con cui ha commentato la scelta di devolvere dei soldi all’importante casa di moda. «Con l'epidemia tanti artisti sono ridotti alla fame, si poteva aiutare loro», dichiara a MeridioNews
Cultura e Covid, il messaggio dell’attrice a Musumeci «Soldi a Dolce e Gabbana? Nello, facisti ‘na minchiata»
«Bravo Nello, a facisti ‘a minchiata: ci dasti i soddi a Dolce & Gabbana, ca ci nesciunu de’ naschi. Ma chi è:
stamu babbiannu?». Inizia in dialetto per poi passare a un chiaro italiano, tutto condito
da risate sprezzanti, a metà tra l’ironia e la protesta. È il videomessaggio con cui l’attrice teatrale modicana Carmela Buffa Calleo ha deciso di rivolgersi al presidente della Regione siciliana
Nello Musumeci. Nel monologo, pubblicato su Facebook, l’attrice contesta la somma di
circa 600mila euro, devoluti dalla Regione alla prestigiosa casa di moda per la realizzazione di
Devotion. Il docufilm, girato da Giuseppe Tornatore e con le musiche di Ennio Morricone, con cui i due stilisti italiani hanno voluto promuovere alcuni dei
luoghi e delle specialità della Sicilia.
Il video di Buffa Calleo ha raggiunto migliaia di condivisioni, e il suo messaggio in queste ore è stato
rilanciato da molti operatori del settore, che da mesi devono fare i conti con il fermo imposto
dall’emergenza Covid-19. Raggiunta telefonicamente da MeridioNews, l’attrice
non arretra di un millimetro mentre parla del suo monologo «nato spontaneamente» dopo aver letto
la notizia. «Non pensavo di raggiungere un numero così alto di visualizzazioni. Ho deciso di
utilizzare il garbo e l’ironia: non volevo assolutamente fare un attacco personale al presidente Nello
Musumeci, né a Domenico Dolce e Stefano Gabbana – precisa – Non discuto nemmeno la valenza di
Devotion, che è straordinario. Durante il mio discorso parlo di Palermo e Catania, che sono i due luoghi più
rappresentativi. Ma, in un momento di vacche magre, questi soldi avrebbero potuto destinarli al settore
dello spettacolo di tutta la regione, fatto di piccole realtà».
Da quarant’anni nel mondo dello spettacolo, la maggior parte dei quali vissuti da attrice professionista,
Carmela Buffa Calleo, oltre che esibirsi nei palcoscenici importanti della Sicilia, a novembre ha interpretato
Mirandolina ne La locandiera di Carlo Goldoni, in Svizzera. L’ultima sua apparizione risale a dicembre, a
Catania, con Enrico IV di Luigi Pirandello. «Siamo fermi da quasi un anno – osserva -. Non solo gli attori, ma
tutti quelli che lavorano nel settore. Chi è riuscito a mettere da parte qualcosa e chi può contare sulla famiglia,
oggi riesce a sopravvivere. Altri colleghi, invece, sono alla fame: molti si sono rivolti anche alla Caritas».
Intanto, lo scorso 18 luglio, Devotion ha debuttato al Teatro antico di Taormina. A questa data sono poi
seguiti altri eventi a Siracusa, Caltagirone, Castellamare del Golfo, Palermo. L’evento conclusivo si è tenuto il 16 agosto nella piazza di Polizzi Generosa, paese di
origine di Domenico Dolce. «Iniziative del genere danno visibilità, poi però finiscono per diventare
uno specchietto per le allodole se non si fa nulla per le realtà interne – conclude Buffa Calleo -. Da parte del presidente Musumeci mi aspettavo un comportamento diverso».