L'incontro al ministero delle Infrastrutture, tra i tecnici della Regione siciliana, quelli dell’Anas e il commissario Guardabassi. «La burocrazia di certo non facilita la fluidità delle costruzioni nell’Isola e in Italia». La proposta dei grillini sulla trazzera? «Opera di immagine straordinaria, ma poco praticabile»
Crollo viadotto, domani vertice a Roma Pizzo: «Al vaglio progetti, ma tempi incerti»
Sarà l’occasione per affrontare i dubbi che ancora aleggiano sui tempi di realizzazione della bretella che dovrà ricucire temporaneamente l’autostrada A19, dopo il cedimento di alcuni piloni del viadotto Himera. È previsto domani a Roma, al ministero delle Infrastrutture, l’incontro tra i tecnici della Regione siciliana e quelli dell’Anas e il commissario straordinario Marco Guardabassi. Ad annunciarlo l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, incontrando stamane la stampa in assessorato, a Palermo.
«Faremo il punto della situazione – dice – c’è tempo fino al 28 di giugno per valutare i progetti dell’Anas, che al momento sono tre. Vogliamo esaminarli anche noi con i nostri tecnici e abbiamo fissato un incontro per tutte le verifiche del caso». A quel punto, dopo l’approvazione da parte della Protezione civile, ci sarà la convocazione della conferenza dei servizi e si potrà passare, infine, alla fase di gara e, quindi, ai lavori.
Il progetto, al momento, prevede l’abbattimento del viadotto Himera 1 e la costruzione della nuova bretella che si aggancerà alla strada provinciale 24. Lunga 400 metri, sarà sostenuta da piloni in cemento armato, necessari per contrastare la frana e costerà circa 4,5 milioni di euro. Dopo la demolizione del viadotto, si valuterà anche la tenuta della seconda carreggiata per mezzo di carotaggi. «Eliminata la pressione del tratto abbattuto – spiega – dovremo valutare se l’altra carreggiata ritorna in linea o se ci sono oscillazioni. Soprattutto se la base su cui poggia è solida, perché interessata dalla frana».
Ma sui tempi di realizzazione della bretella annunciati dal ministro Delrio durante la sua visita in Sicilia, non c’è ancora certezza: «Credo nelle capacità del sistema Italia, il nostro è un Paese di grandi costruttori. Dobbiamo capire se siamo in grado di metterli a lavorare. La burocrazia di certo non facilita la fluidità delle costruzioni nell’Isola e in Italia. Spero che l’importanza di questa d’opera possa convincere tutti quanti a procedere speditamente coniugando trasparenza e velocità di esecuzione ma dipenderà anche dal sistema di gara che il commissario sceglierà». Si dice perplesso, invece, sulla proposta del M5S di finanziare con fondi propri un intervento per asfaltare una regia trazzera nei pressi di Caltavaturo, che commenta duramente: «I grillini hanno fatto un’opera di immagine straordinaria, poi però voglio veder quanto sarà praticabile».
E sempre sul fronte della mobilità, tra gli altri interventi messi in campo dalla giunta, anche l’approvazione della delibera del nuovo contratto di servizio con Trenitalia per un valore di 111 milioni di euro. «Giovedì firmerò l’accordo per il nuovo contratto di servizio con Trenitalia. È un grande successo perché siamo riusciti a ottenere che Trenitalia investisse anche su materiale rotabile, 40 milioni subito di nuovi treni, mentre noi ne investiremo 100 milioni dalla nuova programmazione dei fondi europei per acquistare chilometri e servizi».
Tra i benefici anticipati dall’assessore, anche interventi per velocizzare la tratta Palermo-Catania, scendendo «a 2 ore e 35 minuti di percorrenza. Questo è solo un primo passo – aggiunge – Pensiamo anche a migliorare i servizi di contorno, con servizi di car sharing e la possibilità di imbarcare biciclette» conclude.