Il no di Rosario Crocetta, candidato alla Presidenza della Regione del Pd. Udc e Api, all’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, continua a tenere banco nel dibattito della politica siciliana.
L’ex sindaco di Gela, ora in corsa per Palazzo d’Orléans, continua a ribadire che, la presenza dell’ex braccio destro di Raffaele Lombardo nelle sue liste, sarebbe, quantomeno, ingombrante.
E, non solo perché dichiara di volere incarnare la discontinuità rispetto al governo Lombardo, ma anche perché Russo è stato l’artefice di una riforma della Sanità che fa acqua da tutte le parti. Un ?particolare’, che Crocetta non trascura: “Mi voglio muovere in discontinuità con l’amministrazione Lombardo- ha detto nelle scorse ore- Russo ha agito con rigore, mettendo in ordine i conti ma, la sanità che immagino io, punta più sull’efficenza dei servizi. Voglio integrare meglio assistenza sociale e sanità”.
Nulla da fare dunque. Sarebbe un passo falso per un candidato alla Presidenza della Regione che dice di volere invertire la rotta della politica regionale, sulla scia di quanto fatto da sindaco a Gela, famigerata cittadina in provincia di Caltanissetta, che con lui era diventata il simbolo delle battaglie per la legalità.
Una posizione quella di Crocetta che getta ulteriore scompiglio nel Pd. Il suo no a Russo, infatti, è pienamente condiviso dal segretario regionale, Giuseppe Lupo: “Russo non è candidabile perché la direzione del Pd ha escluso alleanze con Lombardo e i lombardiani”. Neanche a Lupo sono piaciuti alcuni provvedimenti dellassessore: dalla chiusura dei punti nascita alleliminazione dellesenzione ticket, sino al recente accorpamento dei laboratori danalisi.
Ad insorgere, ovviamente, è l’ala filo-governativa del partito, quella ciò che ha governato felicemente con Raffaele Lombardo in questi anni. Ci riferiamo al capogruppo all’Ars, Antonello Cracolici e a Innovazioni di Nino Papania e Baldo Gucciardi: “Cè un pezzo della coalizione che sostiene Rosario Crocetta afferma Cracolici che sembra muoversi sul solco del settarismo e dellautosufficienza. Non mi piace questo modo di fare, che considero miopia politica: ci sono persone come Massimo Russo che possono degnamente essere al nostro fianco per cambiare la Sicilia”.
Evidentemente per Crocetta e Lupo, presentarsi dinnanzi agli elettori siciliani con il nome dell’artefice della riforma sanitaria, nonché ex delfino di Lombardo, sarebbe un atto masochista. Altro che miopia.
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