Tre test positivi al coronavirus, tutti legati allo stesso ambiente: il dipartimento di Agraria dell’università di Catania, sede di via Santa Sofia. È questo l’esito dell’esame dei tamponi eseguito ieri al Policlinico del capoluogo etneo. La sede della facoltà, nel frattempo, è stata chiusa alle lezioni.
Il luogo del contagio sarebbe la città di Udine. Lì, infatti, quattro docenti hanno preso parte nelle scorse settimane a un convegno riservato agli agronomi. Evento al quale ha partecipato anche un professore di Torino che aveva contratto il virus. In particolare sarebbe stata una cena sociale il momento in cui il virus si sarebbe diffuso. Dallo stesso appuntamento sono venuti fuori altri 13 contagi in giro per l’Italia, finora tutti confermati. Altre due persone che frequentano Agraria, invece, sarebbero venute a contatto con i professori quando questi ultimi, non riscontrando né ipotizzando alcun problema, sono tornati in servizio al dipartimento dell’ateneo catanese.
I tamponi effettuati oggi sono stati dunque cinque (il sesto non sarebbe stato sottoposto a esami in quanto non presenta sintomi). Già ieri sera si è avuta notizia delle tre positività, mentre sugli altri due casi si attendono i risultati domani. Dei casi in esame solo una donna sarebbe in condizioni cliniche che i medici definiscono «severe» ed è stata ricoverata. Gli altri, i cui sintomi sono lievi, sono in isolamento domiciliare.
È dunque possibile parlare di un ipotetico «cluster» di contagio circoscritto al dipartimento di Agraria. La conferma definitiva dovrà comunque arrivare dall’Istituto superiore di sanità. Se lo scenario venisse confermato (finora l’Iss non ha mai smentito positività riscontrate nelle strutture sanitarie regionali) le autorità preposte dovranno valutare le misure restrittive più idonee. Intanto stamattina il dipartimento di Agraria è stato chiuso e agli studenti è stata comunicata la sospensione delle lezioni.
Cresce in questo modo il numero dei contagiati in Sicilia, su cui ieri sera l’assessore Ruggero Razza ha fatto il punto senza però parlare dei casi legati a Unict. Oltre a questi ultimi, dunque, tre sono a Palermo (una comitiva di turisti bergamaschi, già guariti); una è una donna catanese rientrata da Milano, con sintomi lievi, già guarita (ma di cui rimangono da chiarire alcuni aspetti sugli spostamenti). Altri tre casi sono già stati confermati dall’Istituto superiore di Sanità, uno a Ragusa e due a Catania. Infine altri tre casi positivi, che attendono la conferma dell’Iss, due al Policlinico di Catania e uno in quello di Palermo.
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