Comunali ’22, chi vince e chi perde alle pendici dell’Etna Gongola Lombardo. Non pervenuto il Movimento 5 stelle

L’antipasto delle elezioni regionali, ossia le Comunali 2022, in provincia di Catania ha il sapore della vittoria di Nino Naso a Paternò. La cittadina etnea, dopo i capoluoghi Palermo e Messina, era il centro più popoloso tra quelli chiamati alle urne nell’Isola. Vincitori e vinti hanno nomi e cognomi. Nel primo gruppo stanno Raffaele Lombardo e il suo autonomismo mai tramontato. Dopo l’elezione di Fabio Mancuso nella vicina Adrano nel 2021, l’ex governatore mette un nuovo tassello nella sua seconda vita politica. Lombardo era presente al comizio di chiusura di Naso e insieme a lui c’era anche l’assessore regionale alla Formazione Antonio Scavone. Tra i vincitori di questa tornata a Paternò ci sono anche il deputato regionale della Lega Luca Sammartino e la senatrice Valeria Sudano. Sul fronte opposto Fratelli d’Italia e Forza Italia, partiti che si sono mossi in ordine sparso e divisi, incassando la sconfitta con Alfio Virgolini.  

La bandiera autonomista sventola anche a Randazzo. Nella cittadina medievale netto successo del sindaco uscente Francesco Sgroi. Il primo cittadino si impone con il 56,59 per cento dei consensi, precedendo lo sfidante Antonino Grillo. Bocciato il sindaco uscente di Aci Catena Nello Oliveri, storicamente vicino alle posizioni politiche del governatore Nello Musumeci. I catenoti hanno preferito il nome di Margherita Ferro, che di Raffaele Lombardo è stata assessora alla provincia e già consigliera di Parità alla Regione. Su di lei la convergenza è stata ampia, dalla Nuova democrazia cristiana di Totò Cuffaro passando per il Partito democratico. In mezzo l’ex sindaco Ascenzio Maesano e l’ex capogruppo del Partito dei siciliani all’Ars Nicola D’Agostino.

Forza Italia si conferma vincente a Scordia, con Franco Barchitta; Fiumefreddo di Sicilia, vincente Angelo Torrisi; e Nicolosi con Angelo Pulvirenti. «Il risultato di queste elezioni deve motivare tutti ad accantonare pretese e suggestioni di piccolo cabotaggio, anteponendo a ogni altro aspetto la difesa della coalizione di centrodestra e la crescita della sua proposta di buongoverno», spiega in una nota Marco Falcone, assessore regionale forzista e coordinatore del partito a Catania. Il duo Sammartino-Sudano festeggia anche il risultato di Marco Rubino, riconfermato sindaco a Sant’Agata li Battiati.

Il Partito democratico – incassata la pesante sconfitta a Palermo in tandem con il Movimento 5 stelle – lancia segnali di vita con il risultato che arriva da Linguaglossa. Nel Comune pedemontano il sindaco uscente, Salvatore Puglisi di Fratelli d’Italia, ha scelto di non candidarsi lanciando la corsa del capogruppo in maggioranza Salvatore Malfitana. La fascia tricolore però verrà indossata da Luca Stagnitta, vicino al deputato regionale Anthony Barbagallo. Quest’ultimo è anche il riferimento politico del riconfermato sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda. Il centrosinistra è vincente anche a Militello in Val di Catania con la rielezione di Giovanni Burtone. Non pervenuto, invece, il Movimento 5 stelle. I pentastellati incassano la sconfitta a Scordia con Ignazio Gravina: il Comune era stato tra quelli toccati, durante il suo tour elettorale, anche dall’ex presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte

Ci sarà invece bisogno del ballottaggio per decidere il prossimo sindaco di Palagonia. Dopo le vicissitudini dell’ultimo quinquennio, a sfidarsi al ballottaggio saranno il sindaco uscente Salvo Astuti, espressione del centrodestra, e Francesco Calanducci, già sindaco di Palagonia con trascorsi all’Ars come deputato del Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. Nella piccola Aci Bonaccorsi resta sindaco Vito Di Mauro: battuto per la seconda volta in due tornate l’imprenditore nel settore della vigilanza privata Salvo Tomarchio


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