Ciapi: via libera alla sanatoria, nuove assunzioni alla Regione?

UNA NORMA PER AGGIRARE IL BLOCCO ALL’INGRESSO NELLE PARTECIPATE REGIONALI DI NUOVO PERSONALE.

Sanatoria in arrivo nel settore della Formazione professionale. Il Governo regionale avrebbe aggirato il blocco delle assunzioni fissato da una delibera di giunta regionale del 6 giugno 2013.
La risposta potrebbe darla l’attenta lettura dell’articolo 23 della legge di stabilita’ approvata dall’Assemblea regionale siciliana lo scorso 15 gennaio. Si parla infatti di possibili assunzioni in favore del personale in servizio al 31 dicembre 2009. Norma voluta dal Governo Crocetta che annullerebbe gli effetti dell’Albo regionale degli operatori della Formazione professionale che aveva bloccato alla fine del 2008 le assunzioni ai fini dell’accesso ai benefici previsti dal quadro normativo ed amministrativo di settore.
Un modo per sanare tutte le assunzioni fatte dal 2009 in poi? In un nostro precedente articolo avevamo gia’ posto la questione che e’ gia’ sott’osservazione della Corte dei Conti all’interno di una più’ ampia indagine sulle societa’ partecipate della Regione siciliana. Riportiamo il testo della norma: “In deroga al divieto di nuove assunzioni, le società pubbliche regionali risultanti dal processo di razionalizzazione, per l’espletamento dei servizi affidati dagli enti soci committenti in regime di in house providing, previa determinazione e nei limiti dei reali fabbisogni di personale, possono assumere personale, già in servizio effettivo alla data del 31 dicembre 2009, in possesso dei requisiti di legge, presso le società poste in liquidazione”.
La norma potrebbe subire nelle prossime ore la censura del Commissario dello Stato.
Lo slittamento in avanti del blocco delle assunzioni sanerebbe i casi di lavoratori inseriti nel progetto Spartacus e assunti proprio nel corso del 2009. Sotto i riflettori quindi il Ciapi di Priolo che del progetto Spartacus è l’ente gestore per conto della Regione. Non a caso la norma della finanziaria regionale richiamata tocca l’ente siracusano a totale partecipazione regionale. Il Ciapi di Priolo è uno degli enti in house providing destinatati della deroga alle assunzioni.
Intanto la Guardia di Finanza ha gia’ acquisito la documentazione relativa all’intero iter che ha portato all’avvio del progetto Spartacus. I controlli delle Fiamme Gialle mirerebbero a far luce sull’ utilizzo dei 36 milioni di euro.
Qualche tempo fa, dalle pagine di questo giornale, avevamo raccontato di situazioni poco chiare nella gestione della procedura di reclutamento dei 1800 operatori degli ex Sportelli multifunzionali e sull’utilizzo del personale. Lo stesso avviso pubblico era stato oggetto di una lettera di fuoco della Flc Cgil che ne aveva denunciato la scarsa pubblicita’. I lavoratori sono stati per molte settimane inutilizzati e molti sarebbero stati assegnati in aluni dipartimenti come il Lavoro e la Formazione professionale a mettere mano, in taluni casi, a documenti riservati o addirittura a preparare i mandati di pagamento per gli enti formativi. E potrebbe darsi il caso che qualcuno magari abbia potuto seguire l’iter amministrativo per lo sblocco del finanziamento del proprio ente. Incompatibilita’ o cosa? Carico di lavoro che ha attinenza agli obiettivi fissati da Spartacus?

Un papocchio timbrato “Le Tre Marie” (Patrizia Monterosso, segretario generale della Regione siciliana, Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo e Nelli Scilabra, assessore alla Formazione professionale), che rischia di vanificare tutti gli sforzi per garantire le professionalita’ acquisite dagli operatori degli ex Sportelli multifunzionali ai quali va garantito il futuro lavorativo. Fino al 30 settembre 2013 la Regione aveva garantito gli interventi di politica attiva sfruttando gli avvisi 1 e 2 del 2010 a valere sul Fondo sociale europeo. Scaduto il progetto degli sportelli multifunzionali, il governo regionale ha deciso di non prorogare le attivita’ e chiudere l’esperienza degli Sportelli. Quale la conseguenza? Il rientro dei mille e 800 lavoratori negli enti di provenienza che, però, non avevano i soldi per impiegarli. Con una delibera di giunta del 26 settembre 2013 il presidente della Regione, Rosario Crocetta, su proposta dell’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, ha deciso di avvalersi del Ciapi di Priolo, ente strumentale della Regione a cui l’Unione europea ha riconosciuto lo status di House Providing, per erogare gli interventi di politica attiva. Una delibera voluta per garantire innanzitutto la necessaria continuità del servizio e la salvaguardia dei posti di lavoro.

Il Governo regionale ha il dovere adesso di far chiarezza per non vanificare gli sforzi volti a garantire l’erogazione dellle politiche attive in Sicilia ed i livelli occupazionali nel comparto e arrestare i processi di mobilita’ avviati da diversi enti formativi.

Legge di Stabilità, via libera alle assunzioni al Ciapi di Priolo?     


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