A farne le spese, è stata Antonia D’Alia, una volontaria del centro di Accoglienza Padre Nostro che ieri non ha potuto partecipare a un convegno nella chiesa di San Mattia dei Crociferi. Dispiaciuto l'assessore che si è attivato per individuare i responsabili: «La prossima settimana faremo il possibile affinché la chiesa torni accessibile»
Chiesa accessibile, ma una disabile non può entrare Mattina: «Non possiamo permetterci simili episodi»
Sul sito del Comune la chiesa, la sede scelta per un seminario di studi, risulta accessibile ai disabili ma, in realtà, nessuno dei dipedenti è in grado di manovrare lo scoiattolo, lo strumento indispensabile per consentire l’ingresso a una persona in carrozzina. A farne le spese, è stata Antonella D’Alia, 28 anni, una volontaria disabile del centro di Accoglienza Padre Nostro che ieri non ha potuto partecipare a un convegno nella chiesa di San Mattia dei Crociferi, di via Torremuzza alla Kalsa, a Palermo. Uno spiacevole episodio, come lo ha definito lei stessa in una lettera aperta pubblicata sul sito del Centro.
«Sono costretta su una sedia a rotelle da sempre, ma questo non mi ha precluso di laurearmi in Scienze e Tecniche Psicologiche – si legge nella missiva – Grazie al Centro sto frequentando un corso di alta formazione come responsabile di oratori presso l’Università degli Studi di Perugia e, con gli altri operatori e volontari, partecipo a tutte le iniziative che l’ente realizza e a cui aderisce». Ieri, Antonella voleva partecipare al convegno sulla mediazione penale, per poi iscriversi al corso realizzato dall’Associazione Spondè, ma ciò le è stato impedito. Eppure sul sito del Comune di Palermo la chiesa, sede di uffici comunali, è indicata come accessibile. Ma quei «gradini e l’inerzia di un dipendente comunale, che avrebbe dovuto assicurarsi dell’efficienza del montacarichi o scoiattolo non me lo hanno permesso».
Vani anche i tentativi di ottenere l’intervento da parte degli uffici del Comune. «Ieri abbiamo contattato anche la direttrice dell’ufficio H che si è detta dispiaciuta, ma non hanno fatto nulla per aiutarmi. Il personale si è offerto di prendermi in braccio ma ho rifiutato per questioni di sicurezza. Senza dimenticare che sono rimasta all’ingresso per parecchio tempo, attirando l’attenzione di tutti: non è il mio caso ma ci sono disabili che si mortificano per episodi simili. Purtroppo succede continuamente, è molto raro che tutto sia a norma».
Molto dispiaciuto dell’accaduto si è detto anche l’assessore alle Attività sociali Giuseppe Mattina che si è subito attivato per individuare le cause del disservizio: «Mi sono adoperato immediatamente per individuare le responsabilità dirette e la cause del perché venerdì la chiesa non era accessibile pur essendo stata segnalata come tale. Sono molto seccato: come assessorato abbiamo svolto un lavoro enorme proprio per tutelare i diritti delle persone più fragili e non possiamo permettere che si ripetano simili episodi. E la prossima settimana faremo il possibile affinché la chiesa torni nuovamente accessibile in vista del prossimo seminario – conclude -, a costo di andare personalmente ad azionare lo scoiattolo».