Nato per riprendersi il dolore, il sudore e la gioia dei percorsi belli, l'evento di domani, ormai giunto alla terza edizione, è organizzato da un gruppo di amici e di appassionati degli antichi valori del ciclismo che si riunisce in un'officina clandestina catanese. Si parte alle 10 da Decathlon, davanti 100 chilometri e un paio di soste nei bar di paese
Catenaeroica, ciclismo d’un tempo nella piana di Catania Tra look vintage, bici d’acciaio e panini con mortazza
Il dolore, la fatica e il sudore. Accompagnati dai paesaggi rurali, dall’andare lento del gruppo, dalle soste ai bar di paese. Possibilmente a bordo di una bici d’acciaio, con il cambio basso nel telaio e una camera d’aria attorno al collo. E’ il lato romantico del ciclismo d’un tempo, che domani rivivrà sui cento chilometri, andata e ritorno, che separano Catania da Catenanuova.
Si chiama Catenaeroica l’evento ormai giunto alla terza edizione. Nessuna organizzazione formale. L’idea è nata tre anni fa in un’officina clandestina ai piedi dell’Etna – così amano definirsi ai Cantieri Cicli Catania – grazie a un gruppo di amici e di appassionati della bicicletta e dei suoi antichi valori. Chi sono? «Siamo i sunday bikers, siamo quelli che la domenica decidono di arrivare a Randazzo in bici per andare a mangiare in qualche trattoria, ma gli amici professionisti con noi non ci vengono perché siamo amanti del dolore e riusciamo a stare anche otto ore fuori».
Definizione che si sposa perfettamente con l’intento alla base di Catenaeroica. «Siamo arrivati quasi per gioco alla terza edizione – racconta Claudio Cocuzza, uno degli organizzatori – volevamo condividere con quanta più gente possibile il percorso che arriva a Catenanuova, tagliando la piana di Catania. Un tragitto semplice, abbastanza pianeggiante, da questo punto di vista anche poco emozionante, ma per un lungo tratto pieno di verde, molto panoramico. E volevamo farlo con un certo stile».
Lo stile è quello dell’Eroica ufficiale, che dal 1984 si corre sulle strade bianche della Toscana. «Ci rifacciamo a quel filone che rispolvera il ciclismo eroico, dove non c’era traccia di aiuti tecnici o chimici, dove le bici erano pesanti in acciaio e il cambio non era fluido come oggi, un evento nato per riprendersi il dolore, il sudore e la gioia dei percorsi belli».
Ecco perché l’invito ai partecipanti è di presentarsi con look e divise vintage e con bici in acciaio. «Anche se alla fine – precisa Cocuzza – gli anni passati sono venuti un po’ tutti, c’era gente che in vita sua non aveva fatto uscite oltre i 5 chilometri, per loro è un’avventura incredibile».
L’appuntamento è alle 10 del mattino nel parcheggio di Decathlon, al centro commerciale Porte di Catania. «Scaldate le cosce», avvertono sulla pagina Facebook gli organizzatori. A Catenanuova è previsto il pranzo al bar Daidone. «In mezzo sosta al mitico bar Iannarello, dove ad attenderci ci saranno panini con la mortazza o prima sale e cassatelle di Agira». Tanto l’importante – per dirla con Fabrizio De Andrè – è «la stessa ragione del viaggio, viaggiare».