Avrebbe minacciato di morte e molestato l’ex convivente, oltre che percosso la figlia. A Catania un 59enne è indagato per atti persecutori. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe più volte minacciato l’ex compagna, una 41enne di Catania. Si sarebbe trattato di condotte vessatorie ripetute e invasive, che avrebbero minato la serenità della donna. Il 59enne e la […]
«Se non sei mia, non sarai di nessuno. Se non sei mia, è meglio che muori». Denunciato 59enne di Catania
Avrebbe minacciato di morte e molestato l’ex convivente, oltre che percosso la figlia. A Catania un 59enne è indagato per atti persecutori. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe più volte minacciato l’ex compagna, una 41enne di Catania. Si sarebbe trattato di condotte vessatorie ripetute e invasive, che avrebbero minato la serenità della donna. Il 59enne e la 41enne sarebbero stati insieme per 18 anni, periodo durante il quale sono nate delle figlie. Lo scorso aprile la donna avrebbe deciso di lasciare l’uomo, ma lui non avrebbe accettato questa decisione. A quel punto il 59enne avrebbe iniziato a minacciare la 41enne sia di persona sia tramite dei messaggi. «Tanto ormai la mia vita è finita: se non sei mia, non sarai di nessuno. Se non sei mia, è meglio che muori. Io sono malato e prima che me ne vado mi porterò qualcuno con me», le avrebbe scritto l’uomo.
Inoltre l’uomo l’avrebbe tormentata con numerose telefonate, sms ed e-mail dello stesso tenore anche durante la notte. Il 59enne l’avrebbe anche molestata con ripetuti appostamenti davanti al luogo di lavoro della 41enne, al fine di convincerla a tornare con lui; in un’occasione l’avrebbe pedinata mentre lei rientrava a casa con un collega, al quale avrebbe rivolto delle minacce. Le violenze dell’uomo sull’ex compagna si sarebbero verificate anche in presenza delle figlie minori e per strada, dove la donna sarebbe stata offesa e strattonata per i capelli. Il 59enne avrebbe anche inviato alcuni messaggi alla 41enne tramite il telefono della figlia minorenne; in uno di questi le avrebbe scritto che l’avrebbe aspettata sotto casa e che le avrebbe «buttato la macchina addosso» e che avrebbe «fatto cose da pazzi».
In un’occasione l’uomo avrebbe percosso con calci e pugni una delle figlie minorenni, che sarebbe intervenuta per difendere la madre. A causa delle minacce e delle violenze, la donna avrebbe cambiato le proprie abitudini e avrebbe iniziato a limitare le uscite di casa da sola. L’uomo deve osservare il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna e deve portare il braccialetto elettronico, con l’obbligo di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri sia dalla 41enne sia dai luoghi frequentati da lei.