Strategia politica o meno, il pomo della discordia sono i 217 milioni di euro per l'infrastruttura commissariata dal presidente. «Se entro il 15 gennaio non avvierà le gare, chiederò sostituzione come commissario», dice il sottosegretario a MeridioNews
Ragusa-Catania, Cancelleri provoca la Regione «Non ci sono i soldi». Musumeci: «Una bufala»
«Se entro il 15 gennaio Musumeci non avvierà almeno tre gare d’appalto per la Ragusa-Catania, io chiederò la sua rimozione e conseguente sostituzione come commissario». Giancarlo Cancelleri parlando con MeridioNews non usa mezzi termini per sfoderare un altro attacco al governo regionale e, in particolare, al presidente della Regione Nello Musumeci. Il punto dolente, stavolta, è rappresentato dai lavori per il rifacimento della Ragusa-Catania. Un’opera che si attende da anni. A preoccupare il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture è la reperibilità dei fondi. Si tratta di 217 milioni di euro che, secondo Cancelleri, non ci sarebbero. O, meglio, ne sarebbe stata sostituita la provenienza. «Il Governo regionale ha sostituito 217 milioni di fondi Poc (fondi europei del Programma operativo complementare, ndr) – spiega Cancelleri in un post su Facebook – con altrettanti fondi la cui provenienza non è nota».
Un attacco social, quello di Cancelleri, che ha mandato su tutte le furie il presidente della Regione e l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. «Apprendiamo con stupore quanto sostenuto, con linguaggio più da galoppino elettorale che da uomo di governo – ha detto il presidente Musumeci – dal sottosegretario Cancelleri che, nonostante la sua ormai lunga permanenza al ministero per le Infrastrutture, non solo non ha ancora chiara la distribuzione di competenze e di funzioni, ma continua a ignorare documenti e carteggi di importanza primaria». In una vicenda in cui, per Musumeci che è anche commissario governativo per i lavori sulla Ragusa-Catania, «Cancelleri ha detto una bufala». In soldoni, per il sottosegretario i soldi non ci sarebbero o sarebbero inutilizzabili. Una constatazione che per Cancelleri avrebbe indotto il cda di Anas a bloccare le sedute. Ma il presidente la pensa diversamente e gli rifila una nuova stoccata. «Lo scorso 22 dicembre l’Anas avrebbe dovuto approvare il progetto della Ragusa-Catania per consentire al sottoscritto, commissario dell’opera, di indire la gara – spiega il governatore – ma, diversamente da quanto pattuito, il vecchio cda dell’azienda di Stato, utilizzando il pretesto che la delibera Cipess del 3 novembre 2021, che confermava lo stanziamento da 217 milioni di euro della Regione, non risultava ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale, decideva di rinviare tutto all’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione».
Per il presidente, dunque, le alternative su Cancelleri sono due: «O sconosce i fatti oppure è in malafede e ha deciso di chiudere l’anno dedicandosi alle bufale anziché a cotechino e lenticchie». Ed ecco che Cancelleri lancia la sfida. «Se i soldi ci sono, lui ha modo di smentirmi avviando le gare – incalza il sottosegretario al nostro giornale – Se non ne avvia neanche una, vuol dire che la Regione ha bluffato fino alla fine». Strategia politica o meno, se l’intento del cinquestelle Cancelleri era quello di fare adirare la Regione, il risultato può dirsi raggiunto, al punto tale da indispettire anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. «I 217 milioni – assicura Falcone in una nota stampa – sono totalmente in sicurezza, e destinati dalla Regione alla realizzazione di una infrastruttura di valore storico, come del resto si desume dalla convenzione per i lavori della Ragusa-Catania, firmata pochi giorni fa. Io stesso avevo anticipato tale firma al sottosegretario Cancelleri nei giorni scorsi, ma forse l’esponente del governo nazionale non avrà avuto modo di verificare». E, con una nota di pungente sarcasmo, conclude: «Siamo dispiaciuti per lo scivolone che ha preso, confidiamo rettifichi al più presto».