I ragazzi dell'istituto Marconi Mangano del capoluogo etneo svilupperanno un'app per individuare i luoghi più interessanti della città dell'elefante. Un progetto sostenuto dal ministero per i Beni culturali che coinvolge circa 60 studenti
Catania diventa una smart city grazie ai 18enni L’applicazione degli studenti per scoprire la città
Sviluppare un’applicazione per individuare luoghi di interesse all’interno della città di Catania e valorizzarli dal punto di vista culturale e artistico. Centro storico, via Garibaldi, il Fortino, Castello Ursino, ma anche la storia e le attività di artigianato locale che ruotano attorno a questo «labirinto storico» sono al centro dell’app che verrà sviluppata dagli studenti di Informatica dell’istituto Marconi Mangano di Catania all’interno del progetto Smart city.
Sostenuta dal ministero dei Beni culturali, dalla Fondazione Franchi e dall’associazione di Gianfranco, cui spetta il coordinamento tecnico e amministrativo del progetto, l’iniziativa coinvolge circa 60 studenti, tra i 17 e i 18 anni, che lavoreranno affiancati da un team di esperti della società Smartourism. I ragazzi che parteciperanno, tra l’altro, usufruiranno di un corso gratuito di informatica e gestione dati, uno di copy writing in italiano e in inglese, saranno seguiti nella creazione di un curriculum vitae e avranno riconosciute le ore di impegno come alternanza scuola-lavoro.
«Con la nostra esperienza nel settore dell’associazionismo attivo e dell’impegno dei giovani stiamo supportando l’istituto Marconi Mangano attraverso attività di marketing e sensibilizzazione», spiega Andrea Di Giorgio della associazione senza scopo di lucro di Gianfranco, nata nel 2008 dopo la scomparsa del giovane Gianfranco Troina, e che oggi porta avanti diversi progetti tra cui Angeli per un giorno, che consiste nel trascorrere una giornata di divertimento, socialità e spensieratezza insieme ai bambini dei quartieri disagiati, Angeli in carcere, recupero sociale dei minori detenuti nel carcere minorile di Bicocca, e Angeli in corsia, che sostiene i pazienti pediatrici del Policlinico.
«Stiamo coinvolgendo gli artigiani locali e tutti coloro che svolgono attività rilevanti all’interno del territorio per rendere ancora più partecipato questo progetto, che speriamo di rendere attivo entro il 2020». E che avrà delle importanti ricadute sul territorio, visto che verranno messe a disposizione di cittadini e turisti informazioni su luoghi e realtà che solitamente restano nell’ombra.
La connessione con il mondo digitale attraverso l’uso della tecnologia mobile sta diventando indispensabile nella vita di tutti i giorni e l’app non solo consentirà agli utenti di accedere, in ogni momento, ai contenuti sulla città e gli itinerari proposti, ma permetterà anche di creare collegamenti sinergici con il sistema produttivo, cercando di favorire l’accorciamento della filiera di distribuzione dei beni presenti. Lo sviluppo dell’itinerario consentirà inoltre alle aziende del territorio di interfacciarsi direttamente con gli utenti georeferenziati in visita sui percorsi, permettendo di inviare in tempo reale messaggi e promozioni.
«Il progetto avrà due tipi di ripercussioni – chiarisce il preside dell’Istituto Egidio Pagano, che ha seguito in prima persona il progetto affiancato dalla vicepreside Rossella Forbice – una sul territorio, perché vengono coinvolti diversi soggetti che operano al suo interno come studenti, genitori, associazioni e commercianti, e una dal punto di vista della collaborazione con il mondo del lavoro e con le aziende. Tutto ciò si sposa con la filosofia della nostra scuola, che da una parte punta a far conoscere il territorio prima di tutto ai ragazzi, ma anche agli adulti, perché ciò che si conosce si apprezza di più, e dall’altra incrementa il contatto con il mondo dell’imprenditoria, che può offrire degli sbocchi e delle opportunità ai nostri studenti, evitando di farci perdere ancora risorse preziose».