Il professore di Storia e Filosofia di un liceo torinese e ideatore del canale YouTube che conta oltre 170mila iscritti, ha parlato di scuola, di vita e di morte a partire dal suo ultimo libro La filosofia non è una barba
Catania Book Festival, la filosofia di BarbaSophia Matteo Saudino dalle ortiche al «muoio ergo sum»
«La filosofia è un’ortica». L’accostamento tra la disciplina dell’amore per la sapienza e la pianta più urticante di ogni giardino è il modo in cui Matteo Saudino, in arte BarbaSophia, ha aperto il suo intervento al Catania Book Festival. Sotto il sole cocente dell’ora di pranzo di sabato nel chiostro della galleria d’arte moderna, il professore di Storia e Filosofia di un liceo torinese e ideatore del canale YouTube che conta oltre 170mila iscritti, ha parlato di filosofia, di scuola, di vita e di morte insieme alla giornalista di MeridioNews Marta Silvestre (anche lei laureata in Filosofia) e a Francesco, uno studente del terzo anno di un liceo classico catanese.
Il punto di partenza è stato il suo ultimo libro La filosofia non è una barba dove Saudino ha ricostruito le biografie capovolte di 15 filosofi. Da Talete a Nietzsche, passando per Cartesio e Giordano Bruno, le vite dei pensatori sono state ripensate a partire dalla loro morte. «É un’opera che è nata da una serie di appunti che, per un po’, erano rimasti custoditi in un cassetto, accanto ad alcuni sogni». Di fronte a un interessato pubblico, composto per lo più da professori e studenti, Saudino ha parlato dell’applicazione pratica della filosofia – «che non appartiene a chi ha la testa per aria» – nelle scelte che si compiono ogni giorno «con responsabilità e consapevolezza». A partire da Platone e Aristotele, è arrivato all’abbraccio della volontaria della Croce Rossa Luna Reyes a un migrante senegalese appena arrivato a Ceuta dopo avere attraversato a nuoto il confine tra il Marocco e la Spagna. Travolta da insulti e odio, Reyes ha lasciato i social.