L'autore del delitto avrebbe utilizzato un coltello per colpire l'ospite all'altezza della gola. La vittima lascia due bambini. L'uomo non è un richiedente asilo e dopo una breve fuga è stato individuato. A occuparsi del caso è la polizia, su delega della procura di Caltagirone, che sta cercando di risalire al movente
Cara Mineo, sgozzata donna all’interno della struttura L’assassino arrestato a una fermata del bus a Catania
Una donna nigeriana, Francis Miracle, è stata uccisa la notte scorsa all’interno del centro d’accoglienza per richiedenti asilo di Mineo. L’omicida, secondo le prime indiscrezioni raccolte da MeridioNews, avrebbe agito impugnando un coltello, utilizzato per colpire la sua vittima all’altezza della gola.
La donna, che avrebbe un’età compresa tra 25 e 30 anni, era madre di due bambini, arrivata in Sicilia a dicembre 2016. A trovarla, a quanto pare già senza vita, sono stati alcuni volontari della Croce rossa che lavorano all’interno del centro. L’autore del delitto, che non è un ospite del Cara, è un uomo proveniente dal Mali, arrivato nell’Isola dal Nord Italia. Dopo avere commesso il delitto, a quanto pare davanti gli occhi dei figli della vittima, l’uomo si è allontanato da Mineo cercando di fuggire, ma è stato arrestato dopo alcune ore a una fermata degli autobus a Catania.
Adesso gli inquirenti, con il caso affidato dalla procura di Caltagirone alla polizia, sono a lavoro per cercare di mettere insieme i pezzi di questo rebus per capirne principalmente il movente. L’ipotesi più accreditata è quella del delitto al culmine di una lite.