solo con i blocchi si è riusciti a bloccare i lavori di completamento del muos: questo il titolo del comunicato del coordinamento regionale dei comitati no muos
Bloccati i lavori del Muos
Solo con i blocchi si è riusciti a bloccare i lavori di completamento del Muos: questo il titolo del comunicato del Coordinamento regionale dei comitati No Muos
Apprendiamo dalla stampa – si legge nel comunicato – che ieri 15 febbraio 2013, durante un colloquio telefonico tra il console Usa a Napoli Donald L. Moore e il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, il diplomatico avrebbe comunicato la decisione delle autorità militari statunitensi di sospendere il trasporto di materiali e operai nel cantiere di contrada Ulmo dove sono in corso i lavori dinstallazione di uno dei quattro terminali terrestri del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare della Marina Usa.
Sempre secondo le agenzie di stampa prosegue la nota dei No Muos – la decisione sarebbe maturata in attesa di una definizione della vicenda relativa alle autorizzazioni concesse per i lavori, la cui revoca è stata avviata nei giorni scorsi dalla giunta regionale. Il presidente Crocetta ha poi fatto sapere che il console americano ha espresso la disponibilità ad incontrare la Regione per un esame di tutte le problematiche relative allincidenza delle radiazioni elettromagnetiche dellimpianto sulle condizioni di salute della popolazione.
Le dichiarazioni del console – si legge sempre nel comunicato – giungono dopo che il Movimento No Muos ha intensificato nelle ultime giornate le attività di presidio e blocco degli ingressi allinstallazione militare Usa a seguito dellarrogante e irresponsabile atteggiamento delle autorità militari Usa di Sigonella che hanno sempre rifiutato il confronto con le realtà e i soggetti che da anni si oppongono al Muos e che nei giorni scorsi non hanno accettato la documentazione sulla revoca inviata dallassessorato regionale la Territorio e Ambiente. Per questo si è deciso dimpedire qualsiasi ingresso di mezzi civili e militari nella base che, da oltre ventanni, ha stuprato la riserva naturale Sughereta di Niscemi, con effetti devastanti per la salute dellintera popolazione, in violazione dei principi costituzionali e della sovranità popolare.
Se si è pervenuti finalmente al blocco dei lavori, richiesto unanimemente dalla popolazione siciliana e da decine di enti locali, quattro consigli provinciali e dallAssemblea regionale siciliana – prosegue la nota – è solo perché centinaia di donne, giovani e attivisti No Muos hanno messo in atto la revoca dal basso, impedendo con i propri corpi che si portassero a conclusione i progetti di guerra globale e di devastazione dei territori, ignorando colpevolmente i gravi danni che continuano a produrre alla salute ed allambiente. Lazione concreta e diretta di blocco dei lavori da parte dei Comitati resta ancora la pratica fondamentale di opposizione al Muos, rimanendo le istituzioni locali ad un livello di dichiarazioni dintenti prive di incidenza pratica, mentre il Parlamento è esautorato del tutto dalle sue funzioni e il Governo conferma latteggiamento servile nei confronti del progetto di morte.
Prendiamo atto favorevolmente della volontà espressa dalle autorità Usa di sospendere i lavori – scrivono i No Muos – tuttavia continueremo a vigilare e a presidiare gli ingressi della base militare di Niscemi per verificare quotidianamente leffettiva sospensione dei lavori, pronti a riprendere le azioni di blocco di ogni mezzo qualora limpegno Usa venisse violato e le imprese appaltatrici riprendessero le attività di costruzione del terminale terrestre.
Ribadiamo ancora una volta – si legge ancora nel comunicato – che la nostra lotta non si esaurirà con lo smantellamento del Muos, ma continuerà fino alla completa dismissione delle 46 antenne NRTF funzionanti allinterno della Sughereta di Niscemi per la trasmissione dei comandi guerra alle unità navali e ai sottomarini a propulsione e capacità nucleare, già da troppo tempo causa di malattie e malessere per gli abitanti delle zone circostanti.
Continueremo ad opporci al processo di crescente militarizzazione dellintera Isola – concludono i No Muos – da Trapani-Birgi a Sigonella prescelta come capitale mondiale dei famigerati droni Usa e Nato.
Per la cronaca, il Coordinamento regionale dei comitati No Muos è un’aggregazione di comitati che si sono formati in Sicilia negli ultimi anni. Nasce dall’esigenza di dar vita ad una serie di iniziative comuni e diffuse riguardanti l’informazione sul Muos e l’opposizione all’istallazione di questo impianto in modo da estendere quanto più possibile la mobilitazione sviluppata in ogni Paese.
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