Sull'azienda speciale del Comune alcuni consiglieri di opposizione hanno chiesto che venga convocata una seduta aperta del consiglio comunale. «Dopo tre anni di attività - lamentano a MeridioNews - non si trovano gli atti amministrativi pubblicati»
Belpasso, minoranza chiede trasparenza su Etnambiente «Priorità al milite ignoto ma affronteremo la questione»
«Più trasparenza da parte dell’azienda speciale Etnambiente del Comune di Belpasso». È questa la richiesta arrivata dai consiglieri comunali di opposizione Damiano Caserta, Salvo Rapisarda, Gregorio Guzzetta e Carmelo Moschetto che, sul punto, hanno anche chiesto la convocazione di una seduta aperta del consiglio comunale.
«Purtroppo – confida Rapisarda a MeridioNews – io sono convinto del fatto che questa seduta non si farà perché sul punto non ci hanno mai dato risposte». E, invece, è la presidente Patrizia Vinci ad assicurare al nostro giornale che «il Consiglio verrà fatto, per noi non c’è nessun problema». Una convocazione del civico consesso, in realtà, è già stata fissata per le 19 di oggi. «Questo pomeriggio, però, il tema sarà il conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto che – sottolinea Vinci – in questo momento, era la priorità. Poi step dopo step arriveremo anche all’azienda speciale».
Una sorta di società partecipata del Comune a cui l’amministrazione, prima guidata da Carlo Caputo e poi dall’attuale sindaco Daniele Motta, ha delegato la pulizia degli impianti sportivi, quelli cimiteriali e, di recente, anche l’attività della farmacia comunale al centro commerciale Etnapolis. «Chiediamo più trasparenza per questa longa manus del Comune – dichiara il capogruppo del M5s Caserta – perché, dopo due anni, sull’albo pretorio non si trovano gli atti amministrativi di Etnambiente: non c’è nessuna determina del direttore generale e nessuna delibera del consiglio di amministrazione».
In realtà, come fa notare il consigliere che in passato aveva già segnalato questa anomalia, «l’unica delibera pubblicata sul sito del Comune pare quella che, pochi giorni fa, annunciava l’intenzione di Etnambiente di volersi affidare a un professionista esterno per la redazione di tutti i regolamenti necessari per disciplinarne l’attività societaria, peraltro dopo tre anni di attività».