'le dimissioni del direttore generale di banca nuova, unico e ultimo ostacolo al progetto della banca popolare di vicenza, rilanciano certamente il piano della capogruppo finalizzato alla fusione per incorporazione di banca nuova e alla conseguenziale cancellazione della banca siciliana'. Lo dice gino sammarco, segretario generale della uilca sicilia in merito alle dimissioni di francesco maiolini (nella foto a sinistra), di cui vi abbiamo dato notizia in questo articolo. 'dopo la fine del banco di sicilia e di prestinuova - aggiunge sammarco (nella foto a destra)- ora temiamo che sara' la volta di banca nuova determinando un ulteriore desertificazione del credito in sicilia. Siamo preoccupati che cio' comportera' che le tasse che le aziende pagano non saranno piu' versate alla regione siciliana, ma dove ha sede la capogruppo con un conseguenziale ulteriore impoverimento sammarco ricorda che '350 milioni di euro l'anno sono stati persi con la fine del bds di tasse pagate alla regione, 20 milioni con prestinuova e circa 100 mln si potrebbero perdere temiamo con la cancellazione di banca nuova mentre la regione siciliana non riesce a chiudere il bilancio. ' 'ma non solo - conclude sammarco - la possibile scomparsa di banca nuova, che conta circa 200 risorse nelle strutture di direzione su un migliaio di dipendenti, comportera' certamente problemi di mobilita' per i lavoratori e di esuberi per le posizioni non piu' presidiate e di dispersione delle alte professionalita' che si erano costruite nell'azienda'.
BancaNuova: “Preoccupanti le dimissioni del direttore Maiolini”
‘Le dimissioni del direttore generale di Banca Nuova, unico e ultimo ostacolo al progetto della Banca Popolare di Vicenza, rilanciano certamente il piano della capogruppo finalizzato alla fusione per incorporazione di Banca Nuova e alla conseguenziale cancellazione della banca siciliana’. Lo dice Gino Sammarco, segretario generale della Uilca Sicilia in merito alle dimissioni di Francesco Maiolini (nella foto a sinistra), di cui vi abbiamo dato notizia in questo articolo. ‘Dopo la fine del Banco di Sicilia e di PrestiNuova – aggiunge Sammarco (nella foto a destra)- ora temiamo che sara’ la volta di Banca Nuova determinando un ulteriore desertificazione del credito in Sicilia. Siamo preoccupati che cio’ comportera’ che le tasse che le aziende pagano non saranno piu’ versate alla Regione siciliana, ma dove ha sede la capogruppo con un conseguenziale ulteriore impoverimento Sammarco ricorda che ‘350 milioni di euro l’anno sono stati persi con la fine del BdS di tasse pagate alla Regione, 20 milioni con Prestinuova e circa 100 mln si potrebbero perdere temiamo con la cancellazione di Banca Nuova mentre la Regione siciliana non riesce a chiudere il bilancio.’ ‘Ma non solo – conclude Sammarco – la possibile scomparsa di Banca Nuova, che conta circa 200 risorse nelle strutture di direzione su un migliaio di dipendenti, comportera’ certamente problemi di mobilita’ per i lavoratori e di esuberi per le posizioni non piu’ presidiate e di dispersione delle alte professionalita’ che si erano costruite nell’Azienda’.
Banca nuova, si dimette Maiolini