«Se l’occhio non si esercita, non vede. Se la pelle non tocca, non sa. Se l’uomo non immagina, si spegne». Ad Augusta sono le parole del poeta della non violenza Danilo Dolci a fare da filo conduttore alla giornata di manifestazioni indetta per evitare la riattivazione del poligono di tiro militare a Punta Izzo, splendido lembo di costa occupato dalla Marina militare. È di poche settimane fa la conferma, arrivata tramite risposta ufficiale del ministero della Difesa, del progetto da 4 milioni di euro che prevede la «demolizione e ricostruzione del poligono di tiro per le forze armate con il rifacimento della strada di accesso e la realizzazione del piazzale ad esso antistante». Il tutto senza ampliare i volumi costruiti già esistenti. A questa proposta si oppone il coordinamento di associazioni Punta Izzo Possibile che immagina un futuro diverso per quel luogo, per anni lasciato nel degrado: e cioè un Parco naturalistico, archeologico e letterario.
La battaglia contro i progetti militari va avanti da mesi. Prima con sopralluoghi e denunce pubbliche, chiedendo chiarezza e trasparenza su quanto stava accadendo. Poi con una serie di richieste formali e accessi agli atti, negate in un primo momento dalla Marina militare, e infine concesse. Documenti da cui finalmente si è riusciti a scoprire i dettagli della riattivazione del poligono militare. Oggi, quindi, il corteo partito da piazzale di via delle Saline ad Augusta, per cercare di coinvolgere la cittadinanza. I partecipanti sono stati circa 150, in parte arrivati da Catania, anche in bici, su iniziativa dell’associazione ciclistica 100+rpm. Un gruppo ha messo in scena un flash mob, una volta arrivati davanti al cancello della zona militare, rimasto chiuso e sorvegliato dall’interno. «Abbiamo fatto cadere gli striscioni e ci siamo bendati – racconta Gianmarco Catalano, tra i promotori del coordinamento – ci siamo spenti, perché abbiamo smesso di immaginare. Quindi una voce ha scandito i versi di Danilo Dolci e ha cominciato a sbendare uno di noi. Tutti, a uno a uno, abbiamo riacquisito la vista. Dolci diceva che non è vero che le persone non capiscono, ma spesso non vedono perché hanno i paraocchi».
Il tentativo di rendere fruibile Punta Izzo a tutta la cittadinanza procede su due binari paralleli: da una parte le iniziative sul territorio, dall’altro quelle sul versante amministrativo e giudiziario. Il coordinamento, insieme all’associazione Natura Sicula e con l’assistenza dell’avvocato Sebastiano Papandrea, lunedì prossimo presenterà un ricorso gerarchico all’Assessorato regionale ai Beni Culturali per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza di Siracusa alla Marina militare per la realizzazione del progetto di demolizione e ricostruzione del poligono. «Perché – sottolineano gli attivisti – risulta palesemente incompatibile con i vincoli e gli obbiettivi di tutela paesaggistica e ambientale che caratterizzano il comprensorio di Punta Izzo, dal 2009 riconosciuto come Luogo dell’Identità e della Memoria dalla Regione Siciliana».
«L’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza – spiega l’avvocato Papandrea – è gravemente viziata sia per profili di illegittimità sia da erronee valutazioni rispetto all’incidenza del progetto della Marina Militare sui valori protetti nel sito in questione». Sono due gli aspetti su cui il Coordinamento vuole puntare: l’assenza di una Valutazione d’incidenza ambientale (che violerebbe la direttiva Habitat) e la mancata indizione di una conferenza dei servizi (che violerebbe il Codice del paesaggio in quanto dovrebbe essere un passaggio obbligatorio per il rilascio di un’autorizzazione paesaggistica relativa alle opere militari).
Inoltre, continua il legale, «l’intervento autorizzato dalla Soprintendenza di Siracusa contravviene ai divieti connessi agli obbiettivi di tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico prescritti dal Piano Paesaggistico della Provincia di Siracusa per le aree soggette a vincolo di livello 3. Nello specifico, l’opera si pone in contrasto con le prescrizioni del Piano Paesaggistico a norma del quale non è consentito realizzare nuove costruzioni, aprire strade e piste né realizzare infrastrutture, reti, opere a mare e manufatti costieri».
Punta Izzo sarà all’ordine del giorno anche del consiglio comunale di Augusta il prossimo lunedì, 19 febbraio, alle 18.30. Alla seduta, su invito della presidenza del consiglio, parteciperanno anche i rappresentanti del Coordinamento Punta Izzo Possibile.
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