L'incendio ha coinvolto anche Bonagia ed Erice e parco San Matteo. Gli uomini della Forestale e Protezione civile lavorano ininterrottamente. Il personale ha cercato di mettere a riparo i tanti animali che hanno rischiato di essere travolti dalle fiamme. Guarda le foto
Erice, roghi devastano montagna. Case evacuate Sindaco: «Atti criminali che cancellano nostra storia»
Ancora fiamme tra Erice e Valderice, da circa 24 ore la montagna brucia. Per tutta la notte il fuoco ha devastato ettari di macchia mediterranea e boschi. Questa mattina all’alba si sono alzati di nuovo in volo i canadair e un elicottero della forestale. Quella di ieri è stata una domenica d’inferno. Case evacuate, attimi di tensione e paura tra gli abitanti della zona balneare di Pizzolungo, dove le fiamme hanno lambito le abitazioni. Evacuate le abitazioni anche nella frazione di Bonagia, dove una villetta ha subito dei danni a causa delle fiamme, inarrestabili, che hanno divorato tutto, alimentate dal forte vento di scirocco, spingendosi dalla montagna a valle, fino alla provinciale per San Vito. La strada provinciale per Bonagia è stata chiusa.
Sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia municipale. L’incendio sarebbe partito nel primo pomeriggio dalla zona demaniale di San Matteo, completamente devastata dal fuoco, mettendo a rischio le stalle dove sono custoditi gli asini e i cavalli della Forestale. Le fiamme hanno anche raggiunto l’area del museo e la piccola cappella paleocristiana, scendendo poi fino a valle. Per tutta la notte hanno lavorato vigili del fuoco, gli uomini della Forestale, della Protezione civile e volontari, che hanno cercato di bloccare l’avanzata del fuoco. Intervenuti anche i sindaci di Erice e Valderice, Francesco Stabile e Daniela Toscano che hanno seguito le operazioni di spegnimento.
«Le immagini dell’incendio che si è esteso tra il territorio di Valderice, Bonagia ed Erice, parco San Matteo, sono devastanti – scrive il sindaco di Valderice Francesco Stabile – la nostra montagna è stata completamente attaccata e rasa al suolo dalle fiamme mai domate. Tanta paura per gli abitanti del luogo che hanno visto le fiamme lambire le loro abitazioni, scene drammatiche che mai avremmo voluto vedere. Ho seguito per tutta la notte le operazioni insieme alla Prefettura, al comandante provinciale dei vigili del fuoco, alla Forestale e la Protezione civile, che non finirò mai di ringraziare per il loro lavoro encomiabile e di grande coraggio. Abbiamo attivato e messo in campo tutte le nostre forze, autobotti comunali, vigili urbani, volontari e uomini della Protezione Civile. Stanno ancora continuando in queste ore le operazioni di spegnimento con i canadair e gli elicotteri. La mia vicinanza a tutte quelle famiglie che hanno vissuto nel terrore. Non riesco a darmi pace. Non ho dubbi – conclude il primo cittadino – questa gente va punita severamente. Chi compie questi atti ignobili e criminali, cancella la storia e l’identità dei nostri luoghi».
La protezione civile regionale ha diramato l’allerta rossa anche per oggi per i territori di Trapani e Palermo. Le alte temperature previste in Sicilia nei prossimi giorni potrebbero provocare dei rischi anche alla salute.