Sistema Montante, il finanziamento illecito a Crocetta «Antonello disse che pagavano tutti», il ruolo di Lumia

«Montante mi dice due cose: che avrei dovuto prendere i soldi e portarli a casa di Crocetta a Tusa, poi mi disse che pagavano tutti: che Turco aveva pagato, che Navarra aveva pagato, Amarù e Giuseppe Catanzaro avevano dato dei soldi in nero a Crocetta per la campagna elettorale, gli avevano dato a Crocetta ognuno circa duecentomila euro. Le taglie erano queste… e ddà c’era l’appalto alla sanità… l’autru c’era a munnizza, chissi eranu i programmi quindi le taglie erano queste». Finanziamento illecito a Rosario Crocetta per un milione di euro. Il cuore delle accuse che ieri la squadra mobile di Caltanissetta ha notificato all’ex governatore e al gruppo dirigente di Confindustria Sicilia stava già nell’ordinanza di oltre 2.500 pagine che ha portato lunedì all’arresto di Antonello Montante. A parlare, intercettati, sono Marco Venturi e Alfonso Cicero, rispettivamente ex assessore alle Attività produttive e ex presidente dell’Irsap, un tempo vicini all’imprenditore di Serradifalco, poi suoi grandi accusatori. A quelle parole gli investigatori avrebbero trovato altre conferme. «Non sarebbero partiti gli avvisi di garanzia senza concreti riscontri», fanno notare da ambienti investigativi. 

Evidenze che avrebbero dunque confermato il contenuto di quel prezioso dialogo: coincidono i nomi e le cifre. Giuseppe Catanzaro, attuale presidente di Confindustria Sicilia e proprietario di una delle più grande discariche siciliane, quella di Siculiana; Rosario Amarù, gelese, attuale presidente di Confindustria Centro Sicilia; Carmelo Turco, pure lui di Gela, delegato dell’associazione nei rapporti con i petrolchimici e titolare della Turco Costruzioni; Totò Navarra, titolare della Pfe, che conta circa mille dipendenti nel settore delle pulizie e recentemente ha raccontato la sua storia da self made man in un libro, My name is Totò. Sono loro, guidati da Montante, che avrebbero finanziato in nero la campagna elettorale di Crocetta nel 2012. Ricevendo in cambio, è la tesi della Procura nissena, varie utilità in appalti. Turco e Amarù avrebbero ottenuto illecitamente appalti negli stabilimenti Eni tramite Crocetta e Montante. Catanzaro, sempre secondo i pm, avrebbe ottenuto appalti nel settore rifiuti attraverso Crocetta. Navarra avrebbe ottenuto illecitamente appalti nel settore delle pulizie in enti pubblici attraverso l’ex presidente della Regione. L’aggravante, per Montante, è di aver diretto, promosso e organizzato l’associazione. Le accuse riguardano presunti reati compiuti dal 2010 al 2017. Il gruppo di Confindustria avrebbe avuta garantita l’occupazione dell’assessorato alle Attività produttive, prima con Linda Vancheri e poi con Mariella Lo Bello, entrambe molto vicine a Montante. Per Vancheri i reati contestati vanno dal 2010 fino a luglio 2015; per Lo Bello e Maria Grazia Brandara (ex presidente Irsap) dal novembre 2015 al 2017.

Venturi denuncia come pure a lui sarebbe arrivata la richiesta di erogare una somma in favore del governatore gelese. E a introdurre il discorso sarebbe stato Giuseppe Lumia (che non risulta indagato e che su questo passaggio ha annunciato querele), ex parlamentare del Pd, e principale sponsor politico di Montante. «Venne nella mia azienda di Caltanissetta – si legge nelle intercettazioni tra Cicero e Venturi – subito dopo esserci salutati, lasciandomi intendere che il motivo era di un sostegno economico per la campagna elettorale, mi chiamava al telefono per dirmi che sarebbe venuta a trovarmi la segretaria di Crocetta per venirmi a parlare intorno all’ora di pranzo dello stesso giorno». La ricostruzione continua, Cicero e Venturi ripercorrono nei dettagli cosa avvenne quel giorno perché intendono mettere tutto nero su bianco, ai fini della presentazione di una denuncia. «Mi veniva a trovare nella mia azienda la suddetta segretaria che mi chiedeva di dare un contributo di ventimila euro a Crocetta per la sua campagna elettorale, di consegnarli a lei, puntualizzando che te li poteva dare anche in nero». Venturi però rifiuta. Un no per il quale, alcuni giorni dopo, sarebbe stato ripreso da Montante. Quest’ultimo lo avrebbe quindi sollecitato, spiegandogli che invece lui e altri suoi colleghi imprenditori avevano accettato e stavano sostenendo Crocetta. 

Tutti i soggetti indagati sono stati invitati a comparire per essere interrogati: sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al finanziamento illecito ai partiti, corruzione e abuso d’ufficio. Resta il mistero su un video compromettente su Crocetta di cui Montante sarebbe stato in possesso e che avrebbe utilizzato durante il mandato dell’ex governatore per tenerlo sotto scacco. File di cui si sarebbe parlato ma che la squadra mobile non ha mai trovato. 

Tuttavia questa forma di dossieraggio torna in altri due casi raccontati nell’ordinanza di arresto. Il primo riguarda l’ex assessore Nicolò Marino. Montante sarebbe entrato in possesso di un video scabroso sulla sua vita privata, che aveva espresso critiche su Confindustria, e si sarebbe adoperato per diffonderlo. Stesso trattamento sarebbe stato riservato a Giulio Cusumano, che era al vertice dell’Azienda trasporti siciliana (Ast), controllata dalla Regione. Il manager si oppose alla fusione dell’Ast con una microazienda controllata, la Jonica Trasporti dove Montante aveva una partecipazione, «temendo – si legge nell’ordinanza – che ciò avrebbe potuto comportare che, in caso di futura privatizzazione dell’azienda (della quale già si cominciava a parlare), il socio privato avrebbe potuto vantare un diritto di prelazione che gli avrebbe consentito di acquistare facilmente l’Ast e così incamerare il notevole patrimonio immobiliare di cui la stessa dispone». Cusumano ha denunciato quindi di aver ricevuto forti pressioni dall’allora presidente Raffaele Lombardo al fine di dimettersi e sarebbe stato ricattato per il suo orientamento sessuale, sempre sulla base della presunta esistenza di un video compromettente.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]