Comunali 2022, affluenza in picchiata in giro per la Sicilia Perdita di appeal anche per il voto a sindaci e consiglieri

Poco meno di undici punti a Palermo e dieci a Messina. In attesa dello spoglio dei voti che partirà questo pomeriggio alle 14, è questo il primo consuntivo che si può fare delle Comunali 2022 in Sicilia. Riguarda l’affluenza alle urne e segna, una volta di più, una riduzione di partecipazione dei cittadini alle urne. Nel capoluogo di regione ieri sera, alle 23, quando i seggi sono stati chiusi, il dato si è fermato al 41,85 per cento. Nel 2017, quando a essere rieletto sindaco fu Leoluca Orlando, l’affluenza era stata del 52,60 per cento. Le cose sono andate un poco meglio a Messina, l’altra città metropolitana chiamata a rinnovare i vertici politici dell’amministrazione, dove ha votato il 55,64 per cento degli aventi diritto. Anche nella città dello Stretto, però, la flessione è stata importante rispetto alla tornata che cinque anni fa portò Cateno De Luca a indossare la fascia tricolore: a esprimere la preferenza in quell’occasione era stato oltre il 65 per cento.

Numeri eloquenti che difficilmente possono essere spiegati con i plurimi intoppi della macchina elettorale registratisi in giro per la Sicilia. A Palermo ha destato scalpore e non solo, visto che il Comune ha inviato gli atti in procura, la scelta di decine di presidenti di seggio di disertare l’appuntamento costringendo l’ente a recuperare in extremis i sostituti. A Messina, invece, a far discutere e innervosire è stata la scoperta da parte di tanti elettori di essere stati spostati, a quanto pare senza ricevere comunicazioni, in altre sezioni. Un fatto questo che ha alimentato anche la polemica tra i vari fronti politici e portato l’ex primo cittadino De Luca, impegnato in campagna elettorale a favore di Federico Basile, a rispondere alle accuse di disorganizzazione: «Ma perché anche oggi dobbiamo subire i vagiti dei nani politici? Quel nano politico leone da tastiera, che è sempre sfuggito al confronto elettorale, oggi ci attribuisce anche la responsabilità della fila ai seggi… incredibile! E meno male che non piove, se no per lui sarebbe stata colpa nostra». Poco dopo è stato il candidato di centrosinistra Franco De Domenico a pubblicare un post su Facebook, parlando dei disservizi subiti dai cittadini: «Non si può trascurare il deficit di democrazia venutosi a creare, visto che molta gente non ha potuto esercitare il diritto al voto. Le percentuali sull’affluenza ne sono la riprova – ha scritto – Nel frattempo, i responsabili di questa situazione, invece di riconoscere le proprie colpe, non avevano di meglio da fare che rendersi protagonisti di clamorose violazioni del silenzio elettorale. Ci aspettiamo un intervento delle autorità garanti».

Le tensioni hanno riguardato anche altri centri: a Paternò, la giornata elettorale ha registrato diversi momenti caldi, con un principio di rissa tra i votanti ma anche con ingorghi all’ufficio elettorale per recuperare le tessere necessarie per recarsi alle urne e un black out energetico all’interno di un istituto scolastico. Qui la percentuale è stata del 62,91 per cento, oltre otto punti percentuali in meno rispetto a cinque anni fa. Nel resto della provincia etnea, le affluenze sono scese anche nei comuni dove il voto era più atteso anche per i significati politici: ad Aci Catena si è toccato il 60,90 per cento (-5,87 rispetto al 2017), a Militello in Val di Catania il 51,62 (-5,01), a Nicolosi il 60 per cento (-11,54), a Palagonia il 57,33 (-6,04), a Randazzo il 57,75 (-3,01) e a Scordia il 59,80 (-6,34).

Ma è più in generale che la fotografia rilasciata dai dati sull’affluenza raccontano di una perdita di appeal anche per la tornata storicamente più sentita dagli elettori. La presenza tra i candidati ai consigli comunali di parenti e amici in molti casi sembra non essere stata sufficiente a portare i residenti ai seggi. Medie e piccole città, ma anche i borghi, hanno quasi dappertutto segnato un calo di affluenza: spicca in negativo i dati di Acquaviva Platani, nell’Agrigentino, dove degli oltre tremila aventi diritto è andato a votare soltanto il 19 per cento. In controtendenza invece Maniace, nel Catanese, e San Cipirello nel Palermitano: qui le affluenze sono state del 85,47 e del quasi 59, che guardando all’ultimo precedente, significa una crescita del 33 per cento. Nei due piccolic entri, all’origine dell’apparente risveglio del sentimento di partecipazione alla politica potrebbe molto probabilmente esserci il recente commissariamento dell’ente per infiltrazione mafiosa


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]