Salvi i 3 mila e 58 lavoratori della Trinacria onlus. Sono gli ex Pip di Palermo che, dal 2010, lavorano presso gli uffici della Regione siciliana.

Questi precari erano stati fatti confluire nella Trinacria onlus che, senza alcun contratto con la Regione, faceva lavorare questi lavoratori presso gli uffici dell’amministrazione regionale. A che titolo?

Una storia un po’ strana che, adesso, si chiude con un’iniziativa del Governo regionale di Rosario Crocetta apprezzato dall’Ars.

Questi lavoratori continueranno ad operare negli uffici della Regione. Con un’indennità pari a 833 euro al mese. La stessa indennità, grosso modo, che percepivano prima. Più gli assegni familiari.

Sull’argomento si è sviluppato un dibattito. Al quale sono intervenuti tanti parlamentari. Tutti hanno apprezzato la soluzione proposta dal Governo.

Tanti gli interventi. Come quello di Antonello Cracolici (Pd), che ha ricordato la presenza, a Palermo, del ‘caporalato’: malandrini e mafiosi che vendono i posti nelle cooperative con la speranza che chi accede in queste cooperative possa poi trovare un lavoro, anche precario. Per poi chiedere il ‘pizzo’ ai lavoratori.

Cracolici si è detto d’accordo con la soluzione adottata dal Governo, che introduce un rapporto diretto tra i lavoratori e l’Inps e non più con i vertici della Trinacria onlus.

Antonio Venturino, del Movimento 5 Stelle, ha chiesto delucidazioni su un comma dell’emendamento che esclude chi ha creato problemi all’ordine pubblico. Venturino ha chiesto garanzie contro un’eventuale interpretazione discrezionale di questo comma.

Il presidente Crocetta ha risposto che gli ex Pip, in parte, sono ex carcerati. I quali hanno diritto a questo sussidio solo se non hanno commesso reati.