I militari hanno fermato due operai locali, Cristian Salonia, 22 anni, e Guglielmo Cerruto, 32 anni, e un tunisino 20enne che era arrivato illegalmente in Italia. I due italiani hanno provato a lanciare dalla macchina un involucro con dieci grammi di cocaina . Guarda le foto
Arresti per spaccio a Ispica e Santa Croce Camerina Due fermati dopo breve inseguimento dei carabinieri
Tre arresti per droga sono stati operati nelle ultime ore dai carabinieri, due a Ispica e uno a Santa Croce Camerina. Nel primo caso i militari del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato due giovani del posto intercettati, intorno alle 4 di notte, a bordo di un’auto sospetta che, alla vista dei carabinieri, ha tentato di dileguarsi. Nel corso di un breve inseguimento il passeggero ha lanciato dal finestrino un involucro che conteneva circa dieci grammi di cocaina già divisa in 20 dosi. Recuperato pure un consistente quantitativo di denaro che verosimilmente proveniva dallo spaccio. Le manette sono scattate per gli operai Cristian Salonia, 22 anni, e Guglielmo Cerruto, 32 anni, entrambi già noti per precedenti specifici e ora rinchiusi nel carcere di Ragusa.
A Santa Croce, invece, nel corso di una perquisizione scaturita dai numerosi posti di controlli istituiti sulle principali strade della cittadina, è stato tratto in arresto in flagranza di reato Ben Sultana Hazaum, 20enne tunisino, trovato in possesso di oltre 25 grammi di hashish pronta per lo spaccio. I carabinieri lo stavano monitorando da diversi giorni, dopo averlo più volte notato nei pressi dei luoghi conosciuti come piazze di spaccio. La droga era in una tasca del giubbotto, già suddivisa in 18 stecchette pronte per la vendita al dettaglio.
Il 20enne, al momento del fermo, era senza documenti per cui i militari lo hanno identificato sulla base delle generalità da lui fornite oralmente. Una volta condotto in caserma, però, si è scoperto che aveva mentito, poiché le sue impronte digitali corrispondevano, per l’appunto, a quelle di Ben Sultana Hasaum, denunciato per ingresso illegale a Lampedusa nel settembre del 2016 e respinto alla frontiera. Il ragazzo, oltre che per detenzione e spaccio, è stato quindi arrestato anche per il reato di false attestazioni sull’identità personale e, al termine delle formalità, condotto pure lui nel carcere di Ragusa su disposizione della Procura.