Pino apprendi non si arrende. Il battagliero parlamentare regionale del pd, che assieme ad altri suoi colleghi si è battuto per ridurre il numero dei deputati dell'ars da 90 a 70, non vorrebbe che la riforma finisca in un nulla di fatto.
Apprendi incontra Letta: “Ridurre il numero dei parlamentari dell’Ars da 90 a 70”
Pino Apprendi non si arrende. Il battagliero parlamentare regionale del Pd, che assieme ad altri suoi colleghi si è battuto per ridurre il numero dei deputati dell’Ars da 90 a 70, non vorrebbe che la riforma finisca in un nulla di fatto.
La storia è nota. Sala d’Ercole ha approvato una legge-voto che prevede la riduzione del numero dei parlamentari. La parola è passata al parlamento nazionale, che deve approvare una legge costituzionale. Il numero dei deputati dell’Ars, infatti, è ‘costituzionalizzato’: così, per ridurlo, serve una legge costituzionale, secondo quanto previsto dall’articolo 138 della nostra Costituzione.
L’iter, a Roma, è iniziato. Ma adesso – con l’eventuale scioglimento anticipato dell’Ars – c’è il rischio che il parlamento nazionale non arrivi ad approvare la riforma. I risultato sarebbe che, alle prossime elezioni regionali, si eleggeranno di nuovo 90 parlamentari.
Oggi (ieri per chi legge ndr) – dice Apprendi in un comunicato – ho incontrato Enrico Letta (ieri a Palermo per un convegno sulle fondazioni bancarie ndr): gli ho chiesto di convocare al più presto i presidenti di Camera e Senato per accelerare liter di approvazione della legge che riduce il numero di parlamentari regionali da 90 a 70. Ho chiesto al vicesegretario nazionale del Pd di impegnarsi con i presidenti dei due rami del parlamento nazionale per far sì che la legge, che ha rango costituzionale, possa essere approvata prima della fine della legislatura regionale in modo da non vanificare una riforma ‘storica’ varata allArs.