Antimafia a scuola, arriva il ddl del M5s «La legalità è un insegnamento quotidiano»

L’educazione alla legalità e all’antimafia potrebbero entrare nelle scuole siciliane come materia curriculare dal prossimo anno grazie a un disegno di legge del Movimento 5 stelle. Parlare di questi temi sui banchi di scuola è da anni il sogno della professoressa Maria Pia Fiumara ideatrice di questa proposta intitolata «Educazione allo sviluppo della coscienza democratica contro le mafie e i poteri occulti». Recepita dai grillini a metà dello scorso anno, è stata portata all’Assemblea regionale siciliana a firma della giovane deputata etnea Gianina Ciancio. Per anni infatti «l’educazione alla legalità a scuola e più ancora all’antimafia è stata lasciata ai docenti volenterosi, con molte difficoltà», spiega la professoressa di Lettere dell’istituto tecnico commerciale Colajanni di Riposto. «Il M5s ha avuto il merito di ascoltarci, quando dagli altri non abbiamo ricevuto supporto per portare avanti l’iniziativa», continua Fiumara.

Il Por “Legalitè Fraternitè” degli istituti scolastici etnei

Come portavoce di un coordinamento di trenta scuole etnee che «fin dal 1985 porta avanti progetti per la legalità e l’antimafia nelle scuole, grazie alle legge regionale 51/80 e l’articolo 14 della legge n. 20 del 1999», già nel 2008 aveva elaborato una petizione, ottenendo oltre 4000 firme, tra cui le adesioni di importanti nomi dell’antimafia, come Don Luigi Ciotti, Maria Falcone e Nando Dalla Chiesa. «Ma non abbiamo ottenuto risultati, nel 2009 l’idea si era già arenata» specifica la professoressa. E con l’aiuto dei dirigenti scolastici Alfredo Pappalardo e Giuseppe Di Stefano e vari attivisti del M5s, tra cui Nunzia Catalfo Giuseppe Scarcella e Titta Prato, ha lavorato anche attivamente all’elaborazione del ddl.

«La proposta permetterà alle scuole di inserire nel 20 per cento delle ore da gestire in autonomia non solo l’ora in classe, ma anche incontri formativi» spiega Fiumara. Un sistema per superare i limiti del finanziamento dei Por a tema previsti dall’attuale normativa regionale. «Il nostro Por Legalitè-Fraternitè è stato finanziato nel 2009, approvato nel 2010 e svolto tra il 2011 e il 2012. Ma ancora i docenti attendono i soldi dalla Regione» polemizza Fiumara. «In una scuola retta dai docenti precari, che non hanno modo di portare avanti questi progetti cambiando continuamente scuola – continua – la cultura della legalità deve essere insegnata in modo regolare e quotidiano: un tema così delicato come l’educazione antimafia deve essere curriculare e non affidato alle risorse e alle energie di pochi».

«Le mafie strangolano il tessuto sociale e culturale del Paese e l’economia sottraendole ingenti risorse: esse sono in grado, infatti, di muovere un fatturato che si aggira intorno ai 140 miliardi di euro all’anno, con un utile che supera i 100 miliardi di euro netti e una liquidità di circa 65 miliardi» si legge nell’introduzione di questa proposta. Per la cui attuazione adesso non resta che attendere l’iter che porterà al voto all’interno dell’Assemblea regionale. E sui tempi di calendarizzazione Gianina Ciancio, prima firmataria della proposta, spera che si possa arrivare al voto «in un paio di mesi, essendo un argomento che sta a cuore a molti confidiamo sulla presidenza dell’Ars per poterne discutere in tempi non lunghissimi».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Un disegno di legge per portare nelle ore curriculari delle scuole siciliane i temi della «legalità e dell'antimafia» è stato presentato dal Movimento 5 stelle. Alla base della proposta c'è però una petizione presentata già nel 2008 da una professoressa di Riposto, Maria Pia Fiumara. Nonostante migliaia di firme e l'adesione di personaggi come Don Ciotti «l'idea si era arenata fino all'arrivo del M5s» riferisce la docente. Che ritiene inadeguata la normativa attuale: «Permette solo dei progetti, portati avanti dalla buona volontà di pochi»

Un disegno di legge per portare nelle ore curriculari delle scuole siciliane i temi della «legalità e dell'antimafia» è stato presentato dal Movimento 5 stelle. Alla base della proposta c'è però una petizione presentata già nel 2008 da una professoressa di Riposto, Maria Pia Fiumara. Nonostante migliaia di firme e l'adesione di personaggi come Don Ciotti «l'idea si era arenata fino all'arrivo del M5s» riferisce la docente. Che ritiene inadeguata la normativa attuale: «Permette solo dei progetti, portati avanti dalla buona volontà di pochi»

Un disegno di legge per portare nelle ore curriculari delle scuole siciliane i temi della «legalità e dell'antimafia» è stato presentato dal Movimento 5 stelle. Alla base della proposta c'è però una petizione presentata già nel 2008 da una professoressa di Riposto, Maria Pia Fiumara. Nonostante migliaia di firme e l'adesione di personaggi come Don Ciotti «l'idea si era arenata fino all'arrivo del M5s» riferisce la docente. Che ritiene inadeguata la normativa attuale: «Permette solo dei progetti, portati avanti dalla buona volontà di pochi»

Un disegno di legge per portare nelle ore curriculari delle scuole siciliane i temi della «legalità e dell'antimafia» è stato presentato dal Movimento 5 stelle. Alla base della proposta c'è però una petizione presentata già nel 2008 da una professoressa di Riposto, Maria Pia Fiumara. Nonostante migliaia di firme e l'adesione di personaggi come Don Ciotti «l'idea si era arenata fino all'arrivo del M5s» riferisce la docente. Che ritiene inadeguata la normativa attuale: «Permette solo dei progetti, portati avanti dalla buona volontà di pochi»

Un disegno di legge per portare nelle ore curriculari delle scuole siciliane i temi della «legalità e dell'antimafia» è stato presentato dal Movimento 5 stelle. Alla base della proposta c'è però una petizione presentata già nel 2008 da una professoressa di Riposto, Maria Pia Fiumara. Nonostante migliaia di firme e l'adesione di personaggi come Don Ciotti «l'idea si era arenata fino all'arrivo del M5s» riferisce la docente. Che ritiene inadeguata la normativa attuale: «Permette solo dei progetti, portati avanti dalla buona volontà di pochi»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]