I residenti di viale Lazio e via Sicilia in rivolta per la chiusura delle strade e l'avvio del maxi cantiere dell'anello ferroviario. «Innanzittutto vogliamo sapere se e come sono state fatte le perizie ai palazzi prima dell’avvio dei lavori della Tecnis». Mercoledì prossimo in programma un'assemblea cittadina
Anello ferroviario, sit-in in viale Lazio «Criticità in cantiere, subito tavolo tecnico»
Questa mattina i residenti di via Sicilia e via Lazio sono scesi in strada per protestare contro l’Amministrazione comunale e le decisioni che «dall’alto sconvolgono la vita e il benessere dei cittadini a causa dei lavori dell’anello ferroviario».
«Vogliamo un tavolo tecnico perché ci sono delle criticità nel cantiere – dice Gabriele Citarrella, promotore del sit-in -. Innanzittutto vogliamo sapere se e come sono state fatte le perizie ai palazzi prima dell’avvio dei lavori della Tecnis. Vogliamo anche vedere le prove d’emergenza. Bisogna capire in che modo l’Amministrazione con l’azienda che gestisce il cantiere può ovviare a queste criticità». Intanto, mercoledì alla scuola Don Bosco alle 16.30 ci sarà un’assemblea cittadina, a cui sarà presente il vicesindaco Emilio Arcuri e i rappresentanti dell’Italfer e la Tecnis.
«Abbiamo deciso di convocarla per chiarire degli aspetti poco chiari ai cittadini – racconta a MeridioNews il presidente della ottava circoscrizione, Marco Frasca Polara –. Ci sono una serie di accorgimenti che vanno apportati per la sicurezza di pedoni e residenti, come una maggiore illuminazione o la predisposizione di pattuglie serali. E’ chiaro che durante l’assemblea parleremo anche delle anomalie oggettive riscontrabili. Hanno delimitato il cantiere senza nessuna comunicazione al Comune e alla Rap. Questo tipo di interventi andava fatto con un largo margine di anticipo. Per ultimo ma di primaria importanza si parlerà delle rivendicazioni dei commercianti. Ma la circoscrizione può incidere relativamente su questa tematica».