Anche Insorgenza Civile alla Marcia per l’Indipendenza Siciliana

Ci sarà anche Insorgenza Civile alla Marcia per l’Indipendenza siciliana in programma per domenica, 30 Marzo a Palermo. L’appuntamento è alle 15 in Piazza Vittorio Veneto  (Statua della Libertà) per sfilare fino a Piazza Castelnuovo (Politeama).
“La Marcia dell’indipendenza in Sicilia, come quelle dei catalani e come i referendum virtuali in veneto – dice Nando Dicè, Presidente del movimento Insorgenza Civile- sono tutte espressioni di riappropriazione identitaria di realtà territoriali solide e da troppo tempo schiacciate dal pensiero unico della globalizzazione e della mondializzazione. Insorgenza Civile come movimento identitario e quindi consapevole che il popolo napoletano e Siciliano hanno per lungo tempo coabitato in uno Stato Plurinazionale comune, non poteva non sostenere tale iniziativa.
Ogni movimento identitario- sottolinea Dicè- è contrasto alle logiche del Nuovo ordine Mondiale, ogni manifestazione di appartenenza alla propria terra è il segnale che ci sono infiniti modi di essere collegati ai popoli del mondo e che l’omologazione che stanno imponendo non è l’unica strada. Non potevamo far mancare dunque la vicinanza ai fratelli siciliani per chi come noi ambisce all’autonomia del proprio territorio”.
Intanto- come si legge su una nota dell’Unione Indipendentisti siciliani, continuano ad arrivare adesioni da ogni parte della Sicilia. Il tema è scottante:

“La Sicilia si lascia derubare dall’Italia, dall’Europa, dalle banche e dagli speculatori. Regala il suo territorio a chi vuole succhiare il petrolio, scaricare veleni o costruire basi militari. Ciò che resta se lo spartiscono i partiti italiani collaborazionisti e i loro servi locali. Per i siciliani, non resta più nulla” dice Santo Trovato, uno dei promotori dell’evento organizzato dall’Unione degli indipendentisti siciliani. “L’indipendenza avrebbe come effetto immediato l’impossibilità da parte di alcuno di rapinarci.
La Marcia per l’Indipendenza serve anche per incuriosire il siciliano e spingerlo a farsi delle domanda, per esempio “cosa cambierebbe grazie all’indipendenza e quali sarebbero i vantaggi?” – Già queste domande prevedono che ognuno si interroghi e vada a trovarsi le risposte”.

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