La riunione del comitato di sorveglianza del psr, il piano dii sviluppo rurale, che ha preso il via stamattina, in un hotel di mondello, a palermo (ancora in corso), è cominciata malissimo. Fino all'ora di pranzo, infatti, il partenariato economico e sociale, ovvero i rappresentanti delle maggiori organizzazioni sindacali, delle categorie produttive e degli ambientalisti, avevano disertato l'appuntamento. Una assenza che grida vendetta considerata l'importanza del tema oggetto dell'incontro. Come è noto, il comitato, si riunisce, periodicamente, per monitorare il livello e la qualità della spesa dei fondi europei. Stiamo parlando degli oltre 2miliardi di euro destinati, in teoria, a risollevare le sorti dell'agricoltura siciliana e intorno al quale sono divampate proteste infuocate. A cominciare da quelle del movimento dei forconi, ma anche di numerose associazioni di categoria, che si sono chieste come la regione stia utilizzando quei fondi mentre l'agricoltura siciliana continua ad andare a picco. In effetti, sull'argomento, vige il massimo riserbo. In quella 'pseudo caserma' che è la sede dell'assessorato regionale all'agricoltura (dove si concentra un gran numero di dirigenti) le bocche sono cucitissime. Dopo il furore delle proteste,lo scorso mese, hanno tirato fuori un numero: finora si sono spesi 800 milioni. Ma come ? per quali tipolgie di interventi? con quali criteri? a chi sono stati erogati? non si sa.
Agricoltura, sindacati e imprenditori snobbano il Comitato di sorveglianza del Psr
La riunione del Comitato di sorveglianza del Psr, il Piano dii Sviluppo rurale, che ha preso il via stamattina, in un hotel di Mondello, a Palermo (ancora in corso), è cominciata malissimo. Fino all’ora di pranzo, infatti, il partenariato economico e sociale, ovvero i rappresentanti delle maggiori organizzazioni sindacali, delle categorie produttive e degli ambientalisti, avevano disertato l’appuntamento. Una assenza che grida vendetta considerata l’importanza del tema oggetto dell’incontro. Come è noto, il Comitato, si riunisce, periodicamente, per monitorare il livello e la qualità della spesa dei fondi europei. Stiamo parlando degli oltre 2miliardi di euro destinati, in teoria, a risollevare le sorti dell’agricoltura siciliana e intorno al quale sono divampate proteste infuocate. A cominciare da quelle del Movimento dei Forconi, ma anche di numerose associazioni di categoria, che si sono chieste come la Regione stia utilizzando quei fondi mentre l’agricoltura siciliana continua ad andare a picco. In effetti, sull’argomento, vige il massimo riserbo. In quella ‘pseudo caserma’ che è la sede dell’assessorato regionale all’agricoltura (dove si concentra un gran numero di dirigenti) le bocche sono cucitissime. Dopo il furore delle proteste,lo scorso mese, hanno tirato fuori un numero: finora si sono spesi 800 milioni. Ma come ? Per quali tipolgie di interventi? Con quali criteri? A chi sono stati erogati? Non si sa.
Ebbene, nel giorno in cui si poteva trovare qualche risposta, di quelle vere, non di quelle pseudo propagandistiche diffuse dall’assessorato regionale all’agricoltura, i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, solo per dirne alcuni, e i rappresentati delle categorie produttve, come Confindustria, che fanno? Non si presentano.
A giostrare i lavori del Comitato, c’è solo la Regione con l’assessore e i dirigenti. Il controllato fa anche il controllore.. Paradossi di Sicilia. Viene in mente una definizione che dei sindacati aveva dato proprio Mariano Ferro, leader dei Forconi: “Ormai sono solo agenzie disbrigo pratiche, non si occupano degli interessi di chi produce sul serio”. Beh, considerando come si sono comportati oggi, forse non ha tutti i torti.
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