Lo scorso 19 marzo il Comune di Catania ha pubblicato un avviso relativo alla ricerca di nuovi locali per «Avvocatura Comunale, Ufficio di Collocamento, Giudice di Pace etc.». Il provvedimento ha ricevuto in questi giorni molte critiche: comprese, oltre a quelle di Catania Bene Comune e Cittàinsieme, una «richiesta di ritiro del bando» del consigliere di Articolo 4 Giuseppe Catalano. L'assessore al Bilancio Giuseppe Girlando risponde oggi alle critiche, dichiarando: «I nuovi contratti si faranno solo con notevoli risparmi per l'amministrazione»
Affitti comunali, la risposta di Girlando «Senza risparmi, resterà tutto com’è»
«Se ci saranno proposte che daranno un risparmio notevole per l’amministrazione, si faranno le nuove locazioni, altrimenti tutto rimarrà com’è». Risponde così l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando alle polemiche che, da una settimana, coinvolgono l’amministrazione comunale relativamente a un bando, pubblicato nel sito del Comune di Catania, sulla ricerca di nuovi locali per gli dell’Avvocatura Comunale, Ufficio di Collocamento, del Giudice di Pace. «Chiaramente se nell’offerta (che dovrà giungere entro il 18 aprile, ndr) non si avrà un vantaggio economico sufficiente – prosegue l’assessore – resterà tutto com’è: bisogna infatti considerare anche le spese di trasloco», ribadisce Girlando. Attualmente, come precisato da una nota diffusa dall’ufficio stampa di palazzo degli Elefanti, «per gli immobili che ospitano lAvvocatura Comunale, la società Carbografite, riceve 300.000 euro allanno, per gli uffici di collocamento le società Iscam, Sagam e Simar, ricevono 377.000 euro allanno, e per lUfficio del Giudice di Pace, la Alfa Africa, riceve 174.000 euro allanno)».
Il bando pubblicato sul sito del Comune di CataniaI nuovi, eventuali, contratti di locazione «verranno comunque sottoposti ai consiglieri comunali», spiega ancora l’assessore, che in questi giorni ha ricevuto aspre critiche, e richieste di chiarimenti, sul tema. La prima, all’indomani dell’avviso sul sito del Comune, dal movimento Catania Bene Comune, seguito pochi giorni dopo dall’associazione Cittàinsieme, secondo la quale «la contrazione di impegni locativi da parte dellAmministrazione comunale sarebbe giustificata soltanto come rimedio medio tempore». In attesa, cioè, di trovare spazio in locali di proprietà comunale, come previsto peraltro nel piano di Rientro per i debiti comunali approvato dal consiglio comunale.
La critica più forte è venuta però da un consigliere di maggioranza, Giuseppe Catalano di Articolo 4, che ha chiesto «il ritiro immediato del bando». «Alcuni affitti ha spiegato Girlando- li stiamo dimettendo, ma altri sono attivi e molto onerosi. Abbiamo dunque chiesto ai proprietari di abbassare i prezzi, ottendendo ribassi nell’ordine del 25-30 per cento. Per questo stiamo cercando di trovarne altri, posto che in termini di costi e logistici, alcuni trasferimenti in locali comunali non sarebbero né vantaggiosi né attuabili nel medio periodo», ha concluso l’assessore.