A rischio il centro dedicato alle donne dello Zen Via a raccolta fondi: «Non ci possiamo fermare»

Un processo lento, graduale, ma che porta i suoi frutti. Negli ultimi tre anni, accanto all’attività rivolta a bambini e ragazzi nel quartiere San Filippo Neri, l’associazione
Handala ha aperto, grazie al sostegno di una Fondazione, un centro rivolto alle donne dello Zen 2. 

Adesso però la Fondazione ha deciso di interrompere il finanziamento e cambiare strategia di intervento e tutto quello che nei mesi sono riuscite a costruire le operatrici del centro insieme alle donne del quartiere rischia di andare perduto e non sarà possibile per loro raggiungere altre donne. Al centro infatti servono diecimila euro per sopravvivere nei prossimi mesi. I bandi e i progetti ai quali l’associazione ha aderito infatti non partiranno che da giugno prossimo. Per questo ieri al Magneti Cowork di via Amari è partita la raccolta fondi a sostegno di questo processo di cambiamento in atto in uno dei quartieri più difficili della città. 

«
Dal 2008 lavoro allo Zen che conta circa 15mila abitanti: più della metà sono donne. Ci sono donne di ogni genere, ce ne sono tante che sono emancipate, che riescono anche a fare fronte a situazioni limite, come episodi di violenza. Ma ce ne sono tante altre che hanno bisogno di essere sostenute, che tendenzialmente stanno sempre a casa da sole, che non hanno rapporti se non con membri della loro famiglia», spiega Lara Salomone coordinatrice del centro. Le operatrici lavorano in strada, bussando alle porte di queste donne, sperando piano piano di instaurare un rapporto: «Durante le prime tre-quattro visite restiamo sulla soglia a chiacchierare – ripercorre Salamone – se ci invitano a prendere un caffè per noi è una conquista. Se poi escono di casa e vengono anche al centro per fare qualche attività abbiamo raggiunto un ulteriore traguardo. Tendenzialmente c’è molta resistenza da parte loro». 

Poi racconta un episodio che l’ha particolarmente colpita: «Una ragazza durante il colloquio mi ha detto
“sai mio marito non è violento, certo se deve spiegarmi qualche cosa uno schiaffo me lo dà”». Il centro nasce  quindi «per avere uno spazio di parola dove raccontare, ascoltare e ascoltarsi – spiega ancora – Dove costruire la propria autostima e fare dei progetti. Si tratta di madri che poi educano i figli coscienti delle proprie convinzioni e capacità». 

Ogni settimana per quattro giorni l’apertura di questo posto è stata un punto di riferimento per le donne, le ragazze e per i servizi educativi e sanitari. Al centro in tante partecipano a corsi di ginnastica e yoga, a laboratori teatrali e di sartoria e di cucina, a incontri di lettura, gite, mostre, corsi pre-parto. 
Le operatrici del centro hanno strutturato il loro lavoro a partire dai bisogni, creando relazioni e collaborazioni con la scuola media e insieme alle insegnanti cercano di sensibilizzare e informazione sugli stereotipi di genere, proiezioni, orientamento, preparazione agli esami scolastici.

«Allo Zen 2 abbiamo iniziato da tre anni con le attività quotidiane – conclude Salamone – ma ci sentiamo quasi all’inizio, non ci possiamo fermare e per questo chiediamo il supporto di tutti quanti». Da lunedì sarà possibile donare attraverso una pagina web facciamospazio.org o dalla pagina Facebook dell’associazione
Hanadala. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]