A Caltanissetta la formazione professionale diventa merce di scambio elettorale

Fino a ieri al voto si andava a colpi di precariato. Oggi ci si arrangia con i corsi formativi. Clientele & voti ieri, clientele & voti oggi. Sì, succede di tutto nella formazione professionale in Sicilia, diventata ormai merce di scambio elettorale. Pure che necessitino circa 7 mesi per rendersi conto di una violazione perpetrata in un preciso ambito territoriale. Alla provincia di Caltanissetta bisogna riconoscere pari opportunità rispetto a quelle già acquisite dalle altre province siciliane. Soprattutto se c’è da prendere voti.

Parliamo ovviamente di formazione professionale e di Avviso 20/2011. Infatti, è stato firmato un atto di indirizzo politico dall’assessore regionale alla Formazione professionale, Accursio Gallo, tecnico legato al Movimento popolare siciliano (Mps) di Riccardo Savona e Paolo Ruggirello, per assegnare con apposito bando integrativo le ore formative alla provincia di Caltanissetta. Si vede ad occhio nudo come si respiri gia’ l’aria delle elezioni regionali.

Va sottolineato, e si ripete ogni qualvolta ci si avvicini ad una tornata elettorale, come i politici e il governo regionale scoprano nuove forze e impensabili energie. Si inventano qualunque cosa pur di raggiungere un obiettivo politico-elettorale. Il Pd di Caltanissetta si ribella al governo regionale targato Partito democratico e spuntano le ore formative. Un vero e proprio regalo sotto l’ombrellone. Ma un regalo fatto a chi? Al cartello politico che ha sponsorizzato la candidatura di Rosario Crocetta, gelese, a Palazzo D’Orleans (sede della presidenza della Regione siciliana)? Parrebbe di sì.

Infatti, il Pd nisseno bussa alla porta dell’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale e spunta l’atto di indirizzo politico a firma dell’assessore regionale Gallo. Clientelismo elettorale alla stato puro. (a destra, foto del clientelismo tratta da baraderoteinforma.com.ar)

Ma i conti, però, non tornano proprio. Il dirigente generale al dipartimento Istruzione e Formazione, Ludovico Albert, tecnico di punta del Pd targato D’Alema/Fassino/Bersani, con l’atto di indirizzo politico, generosamente firmato dall’avvocato Gallo, potrà avere carta bianca per gestire un nuovo bando integrativo dell’Avviso 20/2011. E questo lo abbiamo capito, ma perché non farlo prima con l’assessore Pd?

Si tratta, in pratica, di un bando ad evidenza pubblica che integra un altro bando già da tempo chiuso. Tempi sfalsati e qualita’ didattica complessiva che se ne va a farsi benedire. Quale bisogno c’era di togliere il monte ore “consolidato” ad un’intera provincia, quale quella di Caltanissetta, per poi, a condizioni modificate, studiare una procedura per assegnarle? Era necessario che arrivasse un assessore di un altro partito per autorizzare Albert a riparare al danno commesso in un territorio come la provincia di Caltanissetta, rimasta senza neanche un’ora formativa assegnata?

Ma come, con Mario Centorrino, docente universitario con la tessera del Pd sottoscritta gia’ in età giovanile ed ex assessore regionale alla Istruzione e Formazione professionale, si disse che nulla si poteva fare per Caltanissetta. E invece ora? Adesso le condizioni politiche sono cambiate ed il neo tandem Gallo/Albert ha deciso di muoversi di conseguenza. Per fare cosa gradita a Crocetta, dato che sono sponsor della candidatura dell’euro parlamentare del Pd ed ex sindaco di Gela. Di fatto, il Governo regionale di dimissionario si mette al servizio di un candidato alla presidenza della Regione targato Pd.   

Quindi, si tratta di un atto di indirizzo necessario ad avviare un percorso amministrativo che porti al finanziamento di un ulteriore pacchetto orario dell’Avviso 20/2011 ai tanti enti cosiddetti storici. Enti rimasti fuori nel gennaio scorso. In tanti sono convinti che il potere espresso dal Pd sul sistema formativo siciliano sia veramente schiacciante. E’ plausibile, quindi, che la scelta debba rispondere alla necessità di dare forza e strumenti al Pd locale ed ai sindacati collegati per sostenere la candidatura di Rosario Crocetta.(a sinistra, una metafora del vero volto della formazione professionale targata Pd che sbarca a Caltanissetta… foto tratta da lavocedifiore.org) 

La politica si serve della formazione professionale per fini prettamente clientelari. Con metodi democristiani. Il Pd si serve con carattere di esclusività della formazione professionale per gestire risorse finanziarie e personale. Ingredienti indispensabili per penetrare elettoralmente in qualsiasi territorio. Il Pd, quindi, che, grazie a Raffaele Lombardo, monopolizza, nel settore della formazione professionale, le provincie di Trapani (Nino Papania), Messina (Francantonio Genovese/Franco Rinaldi), Palermo (Nino Di Lorenzo) Siracusa (Cocilovo), Enna (Mirello Crisafulli) ed adesso anche Caltanissetta. E lo fa in perfetto stile doroteo, in piena campagna elettorale. 

Infatti, nei giorni scorsi sono state completate le procedure per il passaggio dell’Enfap dalla Uil alla cordata guidata dall’ex sindaco di Piana degli Albanesi, Nino Di Lorenzo. Come riportato nelle pagine di www.repubblica.it il leader nazionale della Uil, Luigi Angeletti, da tempo chiedeva il passaggio di consegne per un ente che ha sei milioni di debiti che adesso verranno ripianati dalla nuova proprietà.

Come ha fatto a produrre un ‘buco’ così profondo un ente che avrebbe dovuto chiudere in pareggio il bilancio di ogni anno, almeno nella formazione professionale? E’ chi tirerà fuori tutti questi soldi? Forse dagli utili sull’Avviso 20/2011? Ed i debiti contratti riguardano solo la formazione professionale o ci sono altre ‘spesucce’?

L’affare Enfap, che detiene nell’Avviso 20/2011 tredici milioni di euro di finanziamento e 700 dipendenti, si aggiunge a quello andato in porto nei mesi scorsi con un’altra cordata d’imprenditori. Si tratta, infatti, di un gruppo vicino al senatore Nino Papania e a Luigi Cocilovo (Cislino), che ha rilevato lo Ial Cisl con i suoi 800 dipendenti e venti milioni in arrivo grazie sempre all’Avviso 20.

Ma torniamo alle stranezze che riguardano il territorio nisseno ed il Pd locale. Servivano motivi sociali e sono prontamente arrivati. Infatti, a leggere le pagine del quotidiano www.ilfattonisseno.it il risultato, sottolineato con apprezzamento dal Pd locale, risponderebbe alla necessita’ di garantire una formazione adeguata a circa mille alunni. Noi ci chiediamo come mai tutto ciò. Come mai prima di oggi non si è avvistata questa necessità sociale? Come Albert mai non si è accorto, fino a ieri, che gli enti formativi operanti in provincia di Caltanissetta erano rimasti fuori dal finanziamento di cui all’avviso 20/2011 con pregiudizio per i circa mille allievi, molti dei quali diversamente abili?

Anzi lo stesso Albert si era affrettato a pubblicare, nei giorni scorsi, l’ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) per la Regione siciliana che condannava alle spese legali l’Enaip di Caltanissetta. Ente estromesso dall’Avviso 20 che, avendo fatto ricorso, in primo grado aveva avuto ragione dal Tribunale amministrativo regionale (Tar) per la riammissione a valutazione dei propri progetti.

Di certo qualcosa non ha funzionato. Altri interessi probabilmente hanno spinto l’Amministrazione Attiva a scelte penalizzanti per Caltanissetta. E’ pure possibile che l’intero finanziamento inizialmente destinato a Caltanissetta e provincia sia servito per finanziare Enti formativi operanti nella provincia di Catania. Non è un caso che Catania ha ricevuto, seppur in presenza di un monte orario inferiore a quello degli anni precedenti, un finanziamento superiore. Ma quella è la provincia di Raffaele Lombardo. Ci può stare, no?

A noi pare una volgarissima forzatura. Ma è solo il nostro parere. Sappiamo anche che in politica le cose possono cambiare in qualsiasi momento. Ma continuiamo a con le perplessità. Siamo sicuri che sia legittimo mettere a bando ore formative aggiuntive con quota di finanziamento aggiuntivo? E gli Enti nisseni ‘bocciati’ in valutazione a gennaio 2012 cosa faranno? Presenteranno nuovi progetti per essere riammessi, salvando così il proprio personale? Oppure resteranno di nuovo fuori per fare spazio ad Enti formativi nati ieri? Oppure è anche un modo per far decadere i tanti ricorsi pendenti sull’argomento?

Il mistero si infittisce. Dicevamo, è possibile un bando settoriale destinato ad enti già individuati e pieno di vincoli all’ingresso? E poi, se ancora non c’è la copertura totale dell’Avviso 20/2011 come si può pensare di bandire ulteriori ed aggiuntive ore formative, con ulteriori ed aggiuntivi finanziamenti? Da dove arriverebbero le risorse? A meno che Albert, per amor di patria (@d), non compia un passo indietro e finanzi il Piano integrativo con risorse prelevate dalla legge regionale 24 del 6 marzo 1976.

E’, comunque, un pozzo senza fondo la formazione professionale. Più soldi investiti, più ore messe a bando, più enti finanziati, più operatori della formazione professionale in esubero ed a rischio licenziamento. Un eccellente risultato, quello ottenuto dalla riforma dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e dal suo Vice, il leader di Team Sicilia, Massimo Russo.

Nota a margine

In in questi giorni ci chiedevamo: la ‘Rivoluzione’ annunciata da Rosario Crocetta inizierà prima o dopo la campagna elettorale? La risposta è arrivata. Chissà cosa diranno di questi ‘maneggi’ gli esponenti dell’Udc siciliana, che fino ad  oggi hanno denunciato tutto le storture del Governo Lombardo-Pd… E chissà che cosa penseranno Leoluca Orlando, Claudio Fava, la Federazione della Sinistra e Sel di questo nuovo modo di utilizzare la formazione professionale in campagna elettorale…


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Fino a ieri al voto si andava a colpi di precariato. Oggi ci si arrangia con i corsi formativi. Clientele & voti ieri, clientele & voti oggi. Sì, succede di tutto nella formazione professionale in sicilia, diventata ormai merce di scambio elettorale. Pure che necessitino circa 7 mesi per rendersi conto di una violazione perpetrata in un preciso ambito territoriale. Alla provincia di caltanissetta bisogna riconoscere pari opportunità rispetto a quelle già acquisite dalle altre province siciliane. Soprattutto se c'è da prendere voti.

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