Più che in qualsiasi altro periodo dell’anno a Natale si imbandisce la tavola dei siciliani con fragranti lievitati, dolci e dolcetti di ogni tipo e leccornie varie. Oggi vi parleremo degli accostamenti migliori da potere fare a tavola (e non solo) con i vini dolci
Dulcis in fundo: vini dolci per un Natale meno amaro
Città che vai, tradizione che trovi. Dai biscotti buccellati alle crispelle di riso marca Liotru, dal cioccolato modicano ai panettoni artigianali dei più illustri maestri pasticceri; che la ricetta sia della nonna o della monaca, poco importa, a Natale chi più ne ha più ne metta. A questo gioioso tripudio glicerico non si può non accompagnare al delicato boccone a secco, un altrettanto raffinato vino dolce.
Infatti, dopo i pasti principali o, perché no, durante un pomeriggio di relax casalingo: a ciascun dessert il suo vino, rigorosamente dolce! Con buona pace di quei modaioli, abituati a bere “pas dosè” (dicitura che indica gli spumanti senza dosaggio zuccherino) e impegnati ad accompagnare dessert e vini secchi, provocando vibrazioni gustative stridenti, il vino dolce trova comunque il riscatto. Il connubio di un vino dolce o, se vi piace di più, un dessert wine con un dolce, è una ricerca costante, non tanto di contrasto ma di equilibrio fra i due elementi, un buon sodalizio enogastronomico, che trova casa dove vige l’armonia.
Ecco a voi qualche suggerimento e degli abbinamenti per augurare Buon Natale «a te e famiglia».
Con burrosi e profumatissimi pandori e panettoni, dolci fritti della tradizione siciliana, dalle sfinci alle crispelle, la fragrante e vellutata bollicina dello Spumante metodo classico Ferrari Demi – Sec esalta il sapore dei dolci, lasciando gradevolmente asciutto e pulito il nostro palato. Demi – sec si riferisce al grado zuccherino, e si traduce in mediamente dolce, ideale quindi per incontrare l’approvazione dei palati più secchi!
In alternativa, potrete provare lo spumante moscato d’Asti DOCG Mongioia, dove ogni bollicina vibra di aromaticità e freschezza.
Spumante metodo classico Trento DOC Ferrari Demi – Sec
Prezzo: 15 euro ca.
Moscato d’Asti DOCG Mongioia
Prezzo: 10 euro ca.
E con il buccellato? Cosa abbiniamo? (so che lo stavate pensando). Il buccellato è un dolce da forno, tipico della tradizione siciliana, fatto con pastafrolla che racchiude, ad ogni morso, il meglio dell’eredità araba, in un tripudio di fichi secchi, uva passa, mandorle e scorza d’arancia. Un dolce che profuma di Sicilia e che va a nozze con Al Hamen Moscato Passito DOC Feudo Ramaddini, prodotto da uve Moscato. Il suo profilo “muschiato”, adorato già dagli antichi Greci che fondarono Siracusa, con il suo bouquet di frutta candida e miele, completa ed esalata il carattere ricco e deciso del buccellato.
Un altro passito da apprezzare con questo dolce è Passadinero, vendemmia tardiva da uve Nero d’Avola, prodotto nel cuore della Sicilia da Tenute Lombardo.
Al Hamen Moscato Passito DOC di Noto
Prezzo 23 euro ca.
Passadinero Sicilia DOC Tenute Lombardo
Prezzo 25 euro ca.
Chi dispone di una forte dentatura e non riesce a fare a meno di mandorle e miele, si può concedere certamente un bel pezzo di torrone. A ben pensarci, il profumo di tostatura, miele e zucchero riporta alla magia del Natale, soprattutto tra le vie della città: non trovate? Croccante comfort food made in Sicily, il torrone può incontrare la delicatezza del Moscato Rosa “Rosis” di Cantine di Bolzano, per un palato delicatamente dolce, che profuma di rosa e noce moscata senza risultare troppo dolce.
Se preferite invece qualcosa dalla Trinacria, notevole è Kaid vendemmia tardiva, da uve Syrah di Alessandro di Camporeale.
Profumi di spezie dolci, tostatura e frutta matura, si bilanciano armoniosamente, creando un vino non invadente, che entra nel palato in punta di piedi per entusiasmare le vostre papille gustative.
Inoltre, Kaid trova un buon compagno di avventure nell’eccellenza del cioccolato di Modica.
Moscato rosa Rosis – Cantine di Bolzano
20 euro ca.
Kaid vendemmia tardiva – Alessandro di Camporeale
23 euro ca.
A chi il salame piace turco e a chi non vuole rinunciare al fascino dei dessert a base di cioccolato, non posso che suggerire la torta mouse sette strati della Pasticceria Cappello di Palermo, alla quale potremmo abbinare un nettare che ha una personalità tale da sposarsi bene con il gusto deciso del cioccolato. Pensate che vi proponga il passito di Pantelleria? No, a meno che non si abbia voglia di un innalzamento glicemico irrimediabile.
Spostiamoci in Spagna con una stella che brilla nel firmamento enoico, lo Sherry. Vino fortificato, amatissimo dagli inglesi come il Marsala. Opteremo per un Pedro Ximenez di Emilio Hidalgo, tipologia di Sherry molto denso e dagli aromi di frutta secca suadenti, un concentrato di morbidezza e persistenza.
E, se vi venisse voglia di conoscere l’origine dell’Amarone della Valpolicella, potreste provare il Recioto, vino dolce passito dai sentori speziati e foriero di intriganti note fruttate. Fra i vari, consigliato è senza dubbio quello di Bertani.
Pedro Ximenez – Emilio Hidalgo
25 euro ca.
Recioto della Valpolicella DOCG – Bertani
20 euro ca.
Last but not least, se proprio non potete rinunciare agli amari, ecco due proposte con note agrumate, rigorosamente siciliane: Nepitella, a base di limone di Siracusa Igp e l’Amaro della Rocca all’Arancia dei F.lli Pistone.
Nepeta
16 euro ca.
Amaro della Rocca – F.lli Pistone
10 euro ca.
Insomma, armatevi di buon cibo e vini dolci e non ci pensiamo più!
Alessia Zuppelli, da social media manager a sommelier iscritta alla Fondazione Italiana Sommelier-Sicilia, la sua missione rimane sempre la stessa: comunicare, anche attraverso un calice di vino.