Le radici del faggio, il lampo che ha ucciso l'albero, il fuoco che ha lasciato il segno. In una parola, la natura. Quella bellissima che attende di abbracciare i nostri figli, capace di danzare sulle ragnatele e inventare il tempo. Un breve video racconta tutte le emozioni che racchiude l'Etna, quelle più arcane e misteriose
Io sono qui, l’anima dell’Etna Tutte le sfumature del vulcano in un video
«Io sono qui. Sono la pietra della montagna e sono la montagna che genera la pietra». Nessuna fontana di lava né giochi di luci alle quali siamo abituati. Per una volta il punto focale è l’Etna nella sua forma più arcana, quella della natura maestosa che si manifesta attraverso il vento che passa leggero su un tronco, sfiora una ragnatela. Non il rombo profondo che affascina e terrorizza allo stesso tempo, ma il profilo delle montagne delineato dal tramonto nel breve video Io sono qui.
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‘A muntagna o qualsiasi altro luogo nel quale è possibile sentire il respiro della natura, Io sono qui descrive il fascino di quel rapporto controverso che lega l’uomo alla sua madre primaria. Il corto è stato presentato per la prima volta sabato scorso durante l’evento Quattro volte Etna. Il testo, scritto da Sergio Mangiameli, è interpretato dal giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso. Fotografia e montaggio sono di Gian Maria Musarra con le musiche di Giuseppe Palmeri.