Nella cittadina che ha subito più danni per la forte scossa, sono in azione tre persone che si fingono membri dell'associazione per rubare denaro ai cittadini. Il sindaco Bonanno ha avvisato la popolazione: «Non date retta a questi millantatori, ma segnalateli»
Biancavilla, chiedono soldi per l’emergenza terremoto Croce Rossa: «Non sono nostri volontari, ma sciacalli»
Sciacalli in azione a Biancavilla, la cittadina della provincia etnea che ha subito i danni più rilevanti per il terremoto di sabato notte. Sarebbero tre le persone che stanno girando, fingendosi volontari della Croce Rossa Italiana ma con tanto di stemma, per chiedere soldi ai cittadini biancavillesi con l’ingiustificato motivo di «dover far fronte al momento di emergenza».
A darne notizia, e a mettere in allerta i residenti per evitare che caschino nella truffa, è stato il sindaco Antonio Bonanno tramite la pagina Facebook del comune di Biancavilla, dopo essere stato informato direttamente dai volontari (veri) della Croce Rossa che, ci tengono a precisare che «si tratta di millantatori e persone estranee all’associazione. L’invito è di non dar retta e segnalare questi autentici sciacalli».
Non si sa ancora se queste tre persone siano di Biancavilla, e non è ancora chiaro nemmeno se se qualche cittadino abbia effettivamente donato dei soldi. Amareggiato per la vicenda è Salvo Pulvirenti, responsabile Croce Rossa a Biancavilla. «Invito la popolazione alla massima attenzione. Non c’è in corso alcuna raccolta fondi. Se dovesse esserci la necessità la Croce Rossa si muoverà attraverso canali ufficiali».
I carabinieri, allertati con una segnalazione, hanno già avviato le indagini per identificare i tre truffatori. Sul fronte emergenza terremoto, intanto, proseguono gli interventi di controllo degli edifici privati che avrebbero subito danni provocati dalla forte scossa. Una famiglia è stata costretta a lasciare la propria abitazione e a trascorrere la prima notte post sisma in un b&b.
Il primo cittadino ha firmato questa mattina l’ordinanza di chiusura di alcuni edifici scolastici: le scuole elementari Marconi e Grassura, la scuola media Luigi Sturzo e il plesso di via Pistoia che accoglie le aule della materna. Restano, invece, aperti l’istituto comprensivo Antonio Bruno, il secondo circolo didattico di via dei Mandorli e la struttura della scuola per l’Infanzia Cielo stellato. Nel plesso San Giovanni Bosco del primo circolo didattico, sarà invece sospesa l’attività didattica nella sola giornata di domani.
«La sicurezza dei nostri figli e dei nostri cari è la priorità. Le condizioni di alcuni istituti sono preoccupanti – afferma il sindaco Bonanno – Completeremo ulteriori verifiche e poi saremo precisi e determinati nell’affrontare tutti gli interventi necessari per ogni edificio». I doppi turni, a questo punto, saranno inevitabili.