Rapinatori alle prime armi. Si tratta del 19enne Salvatore Cannizzaro e di due 17enni, tutti di Paternò, che sono stati spintonati fuori dal titolare del supermercato Mini market 1991 di via Vittorio Emanuele. Una reazione inaspettata, che li avrebbe gettati nel panico. Dopo una corsa a piedi, sono stati fermati dai carabinieri
S. M. Licodia, provano a rapinare il supermercato Spinti fuori, tentano la fuga e lo scooter non parte
Rapinatori alle prime armi. Salvatore Cannizzaro (19 anni) e due minorenni di 17 anni, tutti di Paternò, sono stati messi in fuga dal titolare del supermercato Mini market 1991 di via Vittorio Emanuele. Il proprietario dell’esercizio commerciale, per nulla intimorito dalla pistola puntata contro, avrebbe reagito spintonando uno dei malviventi, tutti con volto coperto da passamontagna e casco. Una reazione improvvisa che avrebbe mandato i tre nel panico, che sono usciti di corsa dal negozio per salire su uno scooter Beverly Piaggio. Il fatto è avvenuto intorno alle 19.40 di ieri sera, ma non si è concluso con una corsa in moto: il ciclomotore non sarebbe partito, obbligando il terzetto a una fuga a piedi.
Cannizzaro e i due giovani avrebbero tentato di fare perdere le proprie tracce, scappando nelle campagne circostanti. Ma nel frattempo il titolare ha allertato il 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Santa Maria di Licodia e quelli del nucleo operativo della compagnia di Paternò. Da un lato sono state potenziate le ricerche dei fuggitivi nelle zone limitrofe al Licodiese, dall’altro sono state osservate le immagini del sistema di videosorveglianza installato all’interno del supermercato. Ci è voluta poco più di mezz’ora perché i tre venissero intercettati sulla strada provinciale 229/i, che da Santa Maria di Licodia porta a Paternò. Erano diretti a casa.
Sono stati identificati dall’abbigliamento, e addosso a loro sono stati trovati la pistola e il passamontagna usati per la rapina. Lo scooter, l’arma – risultata giocattolo -, e gli oggetti usati per rendersi irriconoscibili sono stati sequestrati perché risultati compatibili con quelli immortalati dalle telecamere di sicurezza. I tre sono accusati di tentata rapina aggravata in concorso. Il maggiorenne è stato rinchiuso nel carcere di piazza Lanza, mentre i due minori sono stati accompagnati nel centro di prima accoglienza di via Franchetti, nel capoluogo etneo.