Ad oggi cinque i casi accertati, un ritardo dovuto alla curatela che non avrebbe trasmesso i documenti necessari. Nel frattempo, le parti sociali hanno chiesto un incontro al Comune per far chiarezza anche sul futuro del polo di Carini: un ritardo nella presentazione del bando potrebbe mettere a rischio il progetto
Keller, lavoratori rimasti senza Tfr Sindacati: «Timori su rilancio sito»
Alcuni lavoratori Keller non hanno ricevuto il Tfr a differenza di altri colleghi. Una disparità di trattamento dovuta, «spiegano dall’Inps», a causa di un ritardo imputabile alla curatela fallimentare che non avrebbe trasmesso le domande per tutti gli operai. A denunciarlo è Stefano Battaglia, Rsu Fim Cisl, che ha subito chiesto un incontro chiarificatore con la curatela per far luce sull’accaduto ma non senza ottenere alcuna risposta. «Ad oggi si tratta di cinque episodi – dice Battaglia – ma abbiamo appreso di questa situazione soltanto ieri ma i casi potrebbero essere molti di più. Un lavoratore, infatti, ne è venuto a conoscenza nei giorni scorsi recandosi all’Inps». L’addetto allo sportello, infatti, ha riferito che per alcuni lavoratori non sono stati inviati i documenti essenziali, un mancanza imputabile a una svista della curatela.
«Siamo preoccupati perché anche se si trattasse di un caso isolato, è non è così, sarebbe già un’anomalia – prosegue -. L’istituto di previdenza ha fatto il suo dovere. Ho tentato di mettermi in contatto con la titolare della procedura fallimentare ma inutilmente. I lavoratori sono in estrema difficoltà e, dopo l’abbattimento del 20 per cento della mobilità, bisogna garantire queste somme a loro e alle loro famiglie». Al momento, Fim Fiom Uilm hanno inviato oggi anche la richiesta di un incontro al Comune di Palermo per cercar di far chiarezza ma bisogna fa presto, anche perché rimanere da sciogliere il nodo relativo al futuro dello stabilimento industriale dopo l’addio della Keller.
Il progetto di rilancio del sito, che potrebbe ridare speranza ai 180 lavoratori ancora in attesa di risposte, ha suscitato l’interesse di alcuni imprenditori del Nord per la realizzazione di vagoni refrigerati ma, anche in questo caso, un ritardo da parte della curatela nella presentazione del bando di acquisizione della fabbrica potrebbe mettere a rischio il progetto. «Risale a cinque mesi fa l’ultimo incontro con la Regione – aggiunge – durante il quale la cordata di imprenditori manifestarono interesse ad investire nello stabilimento per il la ristrutturazione e la costruzione di moderni vagoni, eppure la curatela da allora non ha ancora presentato il bando di acquisizione della fabbrica. Un fatto grave che dopo 5 mesi manchi ancora questo elemento, essenziale per la vendita delle aree di Carini. La nostra preoccupazione – conclude – è che gli imprenditori possano andare di via».