Proseguono i disagi per residenti e turisti in partenza dopo il guasto, l’ennesimo, che ha fermato l'aliscafo Fabricia della Compagnia delle Isole che copre la tratta da Palemo. L'unico collegamento che assicura i trasferimenti è il traghetto che garantisce solo una corsa. Situazione nota alla Regione ma ora la soluzione sembra vicina. Intanto la compagnia di navigazione ha sostituito con il catamarano Airone Jet il mezzo guasto
Ustica, un nuovo guasto ferma aliscafo Pizzo: «Vicini a soluzione, presto società»
Proseguono i disagi per residenti e turisti in partenza per Ustica dopo il guasto, l’ennesimo, che ha fermato l’aliscafo Fabricia della Compagnia delle Isole che copre la tratta da Palemo. A rischio il week end per gli operatori dell’isola che avevano programmato tra sabato e domenica diverse manifestazioni per chi aveva deciso di trascorrere due giorni di relax. Come già accaduto il mese scorso, anche stavolta il vecchio aliscafo che doveva essere sostituito con il Mantegna o il Masaccio in manutenzione si è fermato nel porto del piccolo isolotto. L’unico collegamento al momento che assicura i trasferimenti è il traghetto che garantisce solo una corsa. In serata la Compagnia delle Isole ha fatto sapere che che l’aliscafo guasto sarà sostituito dal catamarano Airone Jet utilizzato per collegare Trapani con le Egadi. «Una soluzione temporanea in attesa di riparare il Fabricia» spiegano dalla compagnia di navigazione, che ha disposto il trasferimento del mezzo navale dopo le proteste dei turisti e degli albergatori.
Una situazione ormai ben nota alla Regione che, per potenziare i collegamenti con altri aliscafi veloci, aveva indetto una gara che è andata deserta per ben quattro volte. L’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo aveva annunciato che si sarebbe affidato il servizio con una procedura negoziata, soluzione che, sembrerebbe, esser vicina a una conclusione.
«Purtroppo il parco naviglio ex Siremar è vecchio e vetusto – ha detto Pizzo a MeridioNews – gli aliscafi, poi, sono mezzi fragili mentre le navi si guastano molto più raramente. Lo Stato, inoltre, non ha realizzato alcun investimento e quindi l’attuale società di navigazione, la Compagnia delle Isole, ha ereditato un parco di mezzi navali provato, afflitto da rotture continue. Evidentemente la debolezza della Compagnia delle Isole è strettamente legata alla sentenza del Consiglio di Stato che di fatto li ha esclusi». La Compagnia delle Isole, infatti, nel 2011 ha acquisito la Siremar ma poi l’anno successivo si è vista annullare il bando di gara, impugnato dalle due società che arrivarono seconde, ovvero Ustica Lines e Caronte&Tourist.
«Questa situazione è sub iudice da quasi tre anni – ha proseguito – e ha scoraggiato la possibilità di investimenti e quindi loro gestiscono l’ordinario». Ad ogni modo, potrebbero esserci presto delle novità: la Regione, infatti, per rafforzare i collegamenti, aveva annunciato una procedura negoziata: «C’è stato un aggiornamento su Ustica per quanto riguarda una nuova società e mezzi integrativi – ha concluso – e la procedura si sta concludendo».