Toccherà al professionista che verrà individuato dal Giudice per le udienze preliminari districarsi tra le tesi della Procura (e quindi dell'accusa) e quelle della difesa. Siamo all'epilogo per una provincia - Messina - dove la raccolta dei rifiuti, per incapacità o collusioni della politica, era organizzata, di fatto, per inquinare l'ambiente e fare soldi
Discarica di Tripi, la parola passa al perito Lo nominerà il 24 gennaio il Gup di Barcellona
Discarica di Tripi, in provincia di Messina: è stata rinviata a data da destinarsi la decisione del Gup (Giudice per le udienze preliminari) del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Sara D’Addea, sui presunti illeciti che sarebbero andati in scena in 10 anni di gestione.
Il Giudice per l’udienza preliminare avrebbe dovuto decidere se rinviare a giudizio i 17 indagati, come aveva richiesto il pubblico ministero, Mirko Piloni, o se proscioglierli. Il Gup, invece, dopo aver dato la parola ai rappresentanti dell’accusa e della difesa, ha emesso un’ordinanza con la quale ha affidato a un consulente il compito di analizzare i problemi della discarica di Tripi.
Il perito sarà chiamato a valutare la realizzazione e il funzionamento di questo impianto. Con particolare riferimento al primo modulo, che è quello operativo. Il professionista chiamato dal Gup dovrà trovare districarsi tra le differenze emerse nel confronto tra Procura (cioè l’accusa) e la difesa.
Per la cronaca, il perito verrà nominato nell’udienza prevista il prossimo 24 gennaio. Insomma, toccherà a questo tecnico esprimere un giudizio su una discarica che, per lunghi anni, ha operato insieme con quella di Mazzarrà Sant’Andrea, sequestrata qualche settimana fa perché ritenuta nociva.
L’unica cosa certa è che in provincia di Messina i rifiuti – per incapacità o collusioni della classe politica – parlavano il linguaggio delle discariche, non certo quello della raccolta differenziata!