Io sto con la sposa, oggi a Catania e Messina Il corteo nuziale dei siriani fino alla Svezia

Ha conquistato la Mostra internazionale del cinema di Venezia e basandosi solo sul passaparola e sulle ottime critiche della stampa, sta ottenendo un successo insperato anche ai botteghini, soprattutto nel Nord Italia. E’ il film documentario Io sto con la sposa, la storia vera di un finto corteo nuziale da Milano a Stoccolma di un gruppo di migranti siriani-palestinesi che nel paese scandinavo chiederanno asilo politico. Stasera la pellicola verrà proiettata per la prima volta in Sicilia, nelle due sale del circuito Uci: a Catania, al centro commerciale Centro Sicilia, e Messina.

«Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri». Questa la sinossi del film, uscito nelle sale il 9 ottobre, per la regia del giornalista Gabriele del Grande, già autore del blog Fortpress Europe, da anni punto di riferimento per chi si occupa di migrazioni; del regista Antonio Augugliaro e del poeta di origini palestinesi Khaled Soliman Al Nassiry.

 

Il viaggio diventato film è avvenuto veramente, tra il 14 e il 18 novembre del 2013, con tutti i rischi e le difficoltà che ha comportato. «Questo suo carattere ibrido ha dettato fin dall’inizio delle scelte precise – hanno spiegato i registi – A partire dal trattamento del film. Non abbiamo scritto dialoghi né personaggi, ma abbiamo organizzato il viaggio ragionando per scene. Abbiamo cioè immaginato delle situazioni all’interno delle quali far muovere liberamente i nostri personaggi, ormai abituati alla presenza delle telecamere. Tuttavia le riprese hanno sempre dovuto mediare con le esigenze dell’azione politica. Perché in Svezia ci dovevamo arrivare per davvero, non tanto per fare un film. E dovevamo arrivarci nel più breve tempo possibile».

La realizzazione della pellicola è stata possibile grazie ai finanziamenti dal basso: l’operazione di crowfunding ha portato quasi 100mila euro da parte di più di duemila sostenitori. Sulla pagina Facebook e sul sito del film, sono stati in tanti a chiedere quando sarebbe arrivato in Sicilia. Il momento adesso è arrivato: stasera, unica data al momento nell’isola, a Messina e Catania ci saranno due proiezioni, alle 18 e alle 21, nelle sale Uci.

 


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