Viene utilizzato dall'amministrazione per certificare la spesa comunitaria. E' evidente che con l'informatica la regione siciliana non ha fortuna
Pagamenti dei dipendenti della Formazione: c’è il dubbio che qualcuno manometta il sistema ‘Caronte’
VIENE UTILIZZATO DALL’AMMINISTRAZIONE PER CERTIFICARE LA SPESA COMUNITARIA. E’ EVIDENTE CHE CON L’INFORMATICA LA REGIONE SICILIANA NON HA FORTUNA
Nella Sicilia sull’orlo del fallimento politico ed economico-sociale accadono fatti che hanno dell’incredibile. Protagonista, tanto per cambiare, il settore della Formazione professionale ed il suo sgangherato funzionamento. Con riferimento ai mancati pagamenti delle retribuzioni ai dipendenti.
Che succede, adesso? Sono noti i ritardi nel pagamento degli stipendi al personale. Stasera arriva fresca fresca un’indiscrezione; ci sarebbe il dubbio che il sistema informatico Caronte, utilizzato dall’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale per certificare la spesa comunitaria, funzioni a singhiozzo: un singhiozzo che potrebbe non essere casuale…
Possibile? Domande che chiamano altre domande: forse a qualcuno darebbe fastidio che il servizio gestione degli Interventi formativi, ufficio che ha la responsabilità di emettere i mandati di pagamento relativi all’Avviso 19/2011, sia troppo solerte?
Vero è che siamo in fase di trapasso da una gestione all’altra, con la sostituzione della dottoressa Anna Rosa Corsello, ex dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, con Gianni Silvia. Non va dimenticato, però, che proprio sui ritardi nell’emissione dei mandati di pagamento si gioca la partita tra i lavoratori, da ieri in protesta, e il Governo regionale.
E’ risaputo che il dipartimento regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, quello per intenderci dell’assessore Nelli Scilabra, sconta 21 mesi di ritardo nell’emissione dei certificati di spesa in favore degli enti formativi.
Uffici che funzionano a diversa velocità. Il servizio che si occupa dei pagamenti relativi ai corsi di formazione indirizzati ai minori in Obbligo formativo (IeFP ex Oif) è in notevole ritardo, come vi abbiamo raccontato in altra parte del giornale. Il servizio rendicontazione, con tutti gli sforzi profusi da dirigente e dai pochissimi lavoratori a disposizione, fa quel che può, ma le cose vanno a rilento. Su questo servizio, come già accennato, c’è il dubbio che qualcuno si diverta a fare il bello ed il cattivo tempo. Perché?
Nel servizio gestione degli Interventi formativi c’è un’isola felice, dicevamo, che è costituita dall’Avviso 19/2011. Bando che ha finanziato due annualità dell’Oif, nato ai tempi in cui dirigente generale era Ludovico Albert, sotto il Governo giudato dal presidente Raffaele Lombardo.
Su questo versante, non si registrano ritardi nei pagamenti. Almeno rispetto ad altre realtà. Il flusso finanziario in uscita potrebbe essere fluido e con una puntualità svizzera se qualcuno – come dice quale ‘malalingua’ – la finisse di sospendere continuamente il funzionamento della piattaforma informatica Caronte.
Non sarebbe il caso che qualcuno, nei piani altri dell’assessorato alla Formazione professionale, desse, una volta tanto risposte adeguate e comprensibili?
Gli operatori della formazione professionale, in 21 mesi di gestione crocettiana, hanno accumulato decine di mesi di ritardo. Stipendi che non arrivano ed enti formativi che attendono ‘la manna dal cielo’ per poter chiudere i conti pregressi delle rendicontazioni.