Il chiodo fisso del Pd: “Crocetta azzeri la Giunta”. Silenzio sul mutuo da un miliardo…

ATTACCHI DI POLTRONITE ACUTA. NON UNA PAROLA SUL RISCHIO DI INDEBITARE ULTERIORMENTE I SICILIANI

Hanno un chiodo fisso: il rimpasto. Parliamo degli esponenti del Pd siciliano, che dopo avere gratificato il Presidente della Regione con il sì alla controversa riforma delle Province, presentano il conto:

“O si fa un nuovo governo, tirando una linea e ricominciando da zero, o non saremo disposti a sederci al tavolo per indicare uno o due nomi”, dice  il segretario del Pd siciliano Fausto Raciti, che chiosa: “Occorre uscire dalla palude, anche per il bene di Crocetta”.

Per il leader siciliano del Pd, “occorre dimostrare chiaramente che c’e’ la piena consapevolezza della difficolta’ profonda che stiamo attraversando, se si vuole davvero provare a salvare questa esperienza di governo”. E per far questo serve “un nuovo patto per un nuovo governo, dentro un profilo politico che vuole dire un rinnovato patto di coalizione, un esecutivo che lavori come squadra, che sia espressione della volonta’ di cambiare strada e di uscire dalla palude”.

Insomma siamo alle solite. Tace il Pd, invece, si argomenti un poco più concreti. Come ad esempio, il mutuo da un miliardo di euro che il Governo intende accendere per pagare i debiti con alcune imprese.  Un provvedimento che arriverà domani all’Ars e contro il quale si sono schierati, Cisl, Cgil, M5S e Forza Italia e, adesso pure Confindustria Sicilia: “Delirante bloccare le addizionali Irpef e Irap per coprire il mutuo trentennale da un miliardo di euro destinato al pagamento delle imprese”, dice il presidente degli industriali Antonello Montante.

Lo stesso concetto espresso anche dalle forze di opposizione e dai sindacati, per i quali, se proprio si devono indebitare ulteriormente i siciliani, allora si paghino per prima le pmi siciliane.

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A proposito del mutuo da un miliardo di euro: il bilancio della Regione non consente di contrarre debiti!


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