Ormai la confusione creata dall'attuale governo regionale giustifica qualunque soluzione. . .
La sceneggiata sulle Province: Crocetta proroga i commissari nonostante il “No” di Sala d’Ercole
ORMAI LA CONFUSIONE CREATA DALL’ATTUALE GOVERNO REGIONALE GIUSTIFICA QUALUNQUE SOLUZIONE…
Ormai quella sulle Province siciliane è diventata una barzelletta. Sala d’Ercole ha ‘bocciato’ la proroga dei Commissari e il Governo di Rosario Crocetta li ha prorogati lo stesso. Chiamando la proroga un po’ ‘abusiva’ con un altro nome: “Nuovi decreti di nomina”.
La storia è divertente. Perché il Governo Crocetta, con i “Nuovi decreti di nomina”, ha prorogato il mandato a ben sette commissari: all’ex generale dell’arma dei carabinieri Domenico Tucci a Palermo, al vice prefetto Salvatore Caccamo a Enna, a Filippo Romano a Messina, a Raffaele Sirico a Caltanissetta, a Benito Infurnari ad Agrigento, ad Alessandro Giacchetti a Siracusa a Darco Pellos a Trapani. A Catania ha sostituito Antonina Liotta che già ricopriva altri incarichi (illegittimamente? il dubbio c’è) con il vice prefetto Giuseppe Romano. A Ragusa va via l’avvocato Giovanni Scarso e subentra la vice prefetto, Carmela Floramo.
Qualcuno ha stabilito che i ‘prorogati’ nonostante il “no” del Parlamento siciliano alla proroga dei vecchi commissari e i due nuovi commissari potranno restare in carica per 45 giorni.
Il Governo regionale, insomma, fa finta di non capire che l’orientamento di Sala d’Ercole è quello di ripristinare gli organi elettivi – presidenti e consigli provinciali – delle nove Province.
Ci vorrà un altro voto d’Aula per rendere ancora più chiaro il messaggio. Pazienza.