Ovviamente non viene per sostituirsi agli spazzini della rap. Ma per incontrare leoluca orlando e discutere i problemi del comune. Che sono, e' noto, problemi finanziari
Nella Palermo sommersa dai rifiuti arriva il Ministro D’Alia
OVVIAMENTE NON VIENE PER SOSTITUIRSI AGLI SPAZZINI DELLA RAP. MA PER INCONTRARE LEOLUCA ORLANDO E DISCUTERE I PROBLEMI DEL COMUNE. CHE SONO, E’ NOTO, PROBLEMI FINANZIARI
In una Palermo sommersa dall’immondizia arriva a sorpresa il Ministro della Pubblica amministrazione, Giampiero D’Alia. Lo rende noto un comunicato dello stesso Ministro.
Ovviamente, non viene nel capoluogo dell’Isola per sostituirsi agli spazzini della Rap, da giorni in agitazione (tranquilli: il Governo Letta-Alfano-Bilderberg non ha ancora ridotto l’Italia sul lastrico, anche se ci sta provando con grande impegno e i Ministri fanno ancora i Ministri).
Il Ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione, “sarà a Palermo – recita il comunicato – sabato 21 dicembre. DAlia incontrerà a Palazzo delle Aquile il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e una delegazione della Giunta per discutere delle problematiche relative al Comune”.
“Alle 11,00 – prosegue la nota – il Ministro terrà una conferenza stampa nella ‘Sala delle Lapidi’ con il commissario provinciale dellUdc palermitana, Filippo Tripoli, e il capogruppo centrista al Comune, Giulio Cusumano”.
Che viene a fare il Ministro D’Alia a Palermo in compagnia di Leoluca Orlando? Che il Sindaco di Palermo voglia annunciare il suo passaggio nell’Udc sembra difficile. Che il Ministro D’Alia, che vive in una città massonica – Messina – e fa parte di un Governo capeggiato da massoni venga a Palermo per ritemprarsi all’ombra di santa Rosalia sembra improbabile.
E’ invece probabile che Orlando e D’Alia parleranno dei disastri finanziari di Palermo. Anche perché il centrosinistra, che amministra le tre più grandi città siciliane – Palermo, Catania e Messina – la sta portando a ‘malafiura’. In queste tre città non si fa altro che parlare di tagli, si sacrifici e di tasse. Non se ne può più.
Vedremo che soluzioni verranno prospettate.