La scure del governo regionale si abbatte sulle marinerie siciliane. Previsto, infatti, il taglio del dipartimento regionale degli interventi per la pesca. La previsione della soppressione è contenuta nellarticolo 18 del disegno di legge n. 69 presentato dal governo regionale lo scorso 29 dicembre allassemblea regionale siciliana. Le funzioni e i compiti verrebbero svolte dal dipartimento regionale degli interventi strutturali per lagricoltura.
Pesca, verso la chiusura del dipartimento
La scure del Governo regionale si abbatte sulle marinerie siciliane. Previsto, infatti, il taglio del dipartimento regionale degli interventi per la Pesca. La previsione della soppressione è contenuta nellarticolo 18 del disegno di legge n.69 presentato dal Governo regionale lo scorso 29 dicembre allAssemblea regionale siciliana. Le funzioni e i compiti verrebbero svolte dal dipartimento regionale degli Interventi strutturali per lagricoltura.
Limpatto per gli operatori del settore non potrà che essere devastante. Il messaggio che si coglie dallesterno è quello di un clima di smobilitazione di un settore già ampiamente penalizzato dallassenza dal precedente Governo regionale.
Lassessore alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta, nelle scorse settimane ha più volte rassicurato le marinerie sul mantenimento della struttura amministrativa. Stando, però, alla richiesta di parere depositata nella terza commissione dellArs (Attività produttive) le cose starebbero diversamente.
Per la verità, il precedente governatore, Raffaele Lombardo, tentò con una norma di sopprimere il dipartimento che aveva, peraltro, abbandonato a se stesso, privandolo della figura del dirigente generale (incarico assegnato con linterim).
La Sicilia è unIsola che ha tradizionalmente fondato anche sullattività di pesca la propria economia. La decisione di sbaraccare il dipartimento della Pesca, seppur giustificata dalla necessità di recuperare risorse da un bilancio regionale oramai colabrodo, appare come una sentenza di chiusura definitiva di una attività economica secolare che dà lavoro a migliaia di famiglie.
Negli ultimi dieci anni il settore ha visto ridursi gli occupati diretti da circa 18 mila a poco meno di 8 mila. Una crisi che nessun Governo regionale ha mai voluto affrontare seriamente.
Oggi il presidente Crocetta, stando a questo disegno di legge, anziché rivoluzionare anche il settore della pesca per renderlo efficace ed efficiente, lo vorrebbe chiudere. Una bella maniera per trovare le soluzioni.
Sulla vicenda interviene il parlamentare regionale di Fratelli dItalia, Salvino Caputo, vice presidente della commissione Attività produttive dellArs. E un disimpegno in un momento di crisi del settore della pesca. Mi opporrò in commissione a questa norma che, di fatto, priva i pescatori siciliani di unimportante organo di riferimento”.
Sullargomento abbiamo provato, senza fortuna, a rintracciare lassessore Cartabellotta.