A pino apprendi, parlamentare regionale del pd, gran persona per bene, la candidatura a sindaco di palermo non va proprio giù. Apprendi, pur stimando rita borsellino, alle primarie del 4 marzo scorso si è schierato con quella parte del suo partito che appoggia fabrizio ferrandelli: cioè con il capogruppo dello stesso pd all'ars, antonello cracolici, e con il parlamentare nazionale del pd, giuseppe lumia.
Lettera di Apprendi a Leoluca Orlando
A Pino Apprendi, parlamentare regionale del Pd, gran persona per bene, la candidatura a sindaco di Palermo non va proprio giù. Apprendi, pur stimando Rita Borsellino, alle primarie del 4 marzo scorso si è schierato con quella parte del suo partito che appoggia Fabrizio Ferrandelli: cioè con il capogruppo dello stesso Pd all’Ars, Antonello Cracolici, e con il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Lumia.
Davanti la candidatura dell’ex sindaco di Palermo, oggi leader di Italia dei valori, , Apprendi, che ha vissuto la stagione della ‘Primavera’ , ha preso carta e penna e ha scritto una lettera alo stesso Orlando.
“Caro Luca – si legge nella lettera – non ho partecipato al dibattito scomposto di questi giorni sulla tua possibile candidatura a Sindaco di Palermo, perché ho ripercorso con la mente la ‘Primavera’ che insieme abbiamo vissuto, dove tu sei stato il maggiore protagonista, avendo guidato un periodo che è già passato alla storia per il cambiamento che Palermo ebbe in quel tempo, in tutti i settori della vita democratica”.
“Palermo – scrive il parlamentare regionale del Pd – era meta di donne e uomini espressione di cultura, rappresentanti di Stato venivano ad incontrarti, dando a Palermo un respiro internazionale e tutti ti seguivamo, perché a Palermo si era accesa una luce che tutti potevano vedere. Il centro storico, con Emilio Arcuri, rinasceva evitandone la distruzione e possibili speculazioni edilizie che potevano infiltrarsi e i servizi sociali con Beppe Bruno e Luciano D’Angelo diventavano ancoraggio positivo per anziani, disabili e soggetti fragili; l’apporto di Francesco Giambrone, Giusto Catania, Giulia Randazzo alla cultura ci permise di fare diventare il ‘Festino’ di Palermo un evento riconoscibile a livello internazionale; la pubblica istruzione, sotto la guida di Alessandra Siracusa diventò un assessorato vivo come non mai, le scuole impegnavano i ragazzi anche nel pomeriggio in progetti che facevano riscoprire la città sconosciuta; e altri assessori come Franco Miceli, Alberto Mangano, Antonello Cracolici e Aldo Rizzo tutti lavoravano in sinergia con una sola motivazione: Palermo, la nostra città”.
“Avendo ripercorso quel periodo con la mente – scrive ancora Apprendi – non credo che questa tua scelta, per quanto legittima, ci aiuti a togliere la città a quel centro destra che l’ha mortificata, stuprata e svergognata. Io non sono fra quelli che ti rimproverano di avere creato ‘troppi precari’. Tu insieme a noi hai utilizzato leggi nazionali dando a tanti disperati una speranza. Forse si è fatto poco, forse si poteva fare meglio, tutto è perfettibile. A te chiedo, adesso, di appoggiare Fabrizio Ferrandelli che è colui che ha vinto le primarie con le regole che tutti avevamo condiviso. La gente che ti ha amato non capisce quello che sta succedendo; Fabrizio è anche frutto del lavoro che tu hai fatto, devi riconoscerlo, ti saremo grati perché insieme libereremo Palermo”.