L'annuncio verrà dato domani, ma MeridioNews è in grado di anticipare quali saranno le aree che non prevederanno dal prossimo anno accademico lo sbarramento iniziale. In programma anche un sostegno per le matricole con fondi per 840mila euro
Unict, cade il numero chiuso totale Aboliti i test di accesso per 16 corsi
Dall’anno accademico 2015-2016 cadrà il numero chiuso per 16 corsi laurea, tra i quali Giurisprudenza, parte dell’area umanistica, Chimica, Fisica, Matematica e Ingegneria. Come anticipato lo scorso marzo da MeridioNews, l’ateneo di Catania porta a compimento il percorso che dall’accesso programmato esteso a tutti i dipartimenti universitari va verso una selezione ragionata in base alla richiesta di iscrizioni e alla specificità dei corsi. Lo sbarramento, infatti, resta per quelle aree che storicamente hanno visto un numero molto alto di richieste. Anche se resiste un’eccezione.
Via i test di accesso per Giurisprudenza, Beni culturali, Filosofia, Formazione di operatori turistici, Chimica, Chimica industriale, Scienze geologiche, Fisica, Matematica, Pianificazione e tutela del territorio e del paesaggio, Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie alimentari e i corsi di Ingegneria civile e ambientale, informatica, elettronica e industriale.
Verrà mantenuto lo sbarramento per Scienze motorie, Economia ed Economia aziendale, Lettere, Lingue e culture europee euroamericane ed orientali, Scienze e lingue per la comunicazione, Scienze dell’educazione e della formazione, Scienze e tecniche psicologiche, Scienze biologiche, Scienze ambientali e naturali, Farmacia, Scienze farmaceutiche applicate, Chimica e tecnologia farmaceutiche, Informatica e Mediazione linguistica e interculturale (nella sede di Ragusa). Unico dipartimento a opporsi all’apertura è stato quello di Scienze politiche. I suoi tre corsi di laurea – Sociologia e servizio sociale, Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione e Storia, politica e relazioni internazionali – manterranno i test di accesso.
Rimangono le selezioni nazionali, ovviamente, per le aree dove vige il numero chiuso disposto a livello nazionale. Si tratta di Architettura (sede di Siracusa), Ingegneria edile-Architettura, Medicina, Odontoiatria e Professioni sanitarie.
La decisione su quali corsi lasciare a numero chiuso verrà annunciata ufficialmente nel corso di una conferenza stampa convocata per domani alla quale parteciperanno anche i rappresentanti degli studenti. Il risultato finale, che verrà confermato dopo la pubblicazione del Manifesto degli studi, ha visto una profonda discussione partita in seno a ogni dipartimento dopo la richiesta fatta dal rettore Giacomo Pignataro e dalla delegata alla didattica Bianca Lombardo di rivedere le modalità di avvio delle carriere accademiche delle matricole di Unict. Una popolazione che – complice la crisi e i tagli al settore sia a livello regionale che nazionale – negli ultimi anni in Sicilia ha visto un calo che preoccupa i vertici universitari. Proprio per questo motivo domani verrà annunciata anche un’azione straordinaria di sostegno agli studenti che si iscriveranno a Unict; un impegno economico da 840mila euro.