Prima l’approccio in una discoteca tra viale Africa e la stazione centrale e poi la tentata violenza sessuale e il pestaggio in un appartamento in via Vincenzo Giuffrida a Catania. La vicenda è quella, resa nota ieri dalle forze dell’ordine ma risalente al 9 marzo, che ha avuto come protagonista una donna transessuale 30enne originaria […]
I retroscena della tentata violenza sessuale a una donna trans a Catania: picchiata e rapinata
Prima l’approccio in una discoteca tra viale Africa e la stazione centrale e poi la tentata violenza sessuale e il pestaggio in un appartamento in via Vincenzo Giuffrida a Catania. La vicenda è quella, resa nota ieri dalle forze dell’ordine ma risalente al 9 marzo, che ha avuto come protagonista una donna transessuale 30enne originaria della Colombia. Secondo quanto ricostruito da MeridioNews, avrebbe conosciuto i due uomini – poi arrestati per tentata violenza sessuale, sequestro di persona e rapina – all’interno del locale. I tre avrebbero deciso di passare il dopo serata in casa di uno degli uomini, dopo avere concordato il pagamento di circa 300 euro a favore della 30enne.
Un party a base di sesso e cocaina che, però, sarebbe finito male. Non è chiaro perché, a un certo punto, la vittima avrebbe prima subito il tentativo di violenza sessuale e poi sarebbe stata picchiata e derubata. Solo dopo, sarebbe riuscita ad allontanarsi dall’appartamento. Una volta in strada, è riuscita ad allertare la polizia grazie all’aiuto di un passante che le ha prestato il proprio cellullare.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, si sono messi alla ricerca degli uomini. I due, però, avrebbero fatto finta di non essere presenti all’interno dell’appartamento, disattivando l’impianto elettrico. Individuati e bloccati dagli agenti, entrambi sono stati arrestati con l’accusa di tentata violenza sessuale, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Stando a quanto risulta a MeridioNews gli uomini finiti in carcere sono due pregiudicati, entrambi residenti a Catania. Uno di loro ha già alle spalle una condanna per violenza sessuale risalente al 1992. La vittima è stata medicata al Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi centro dove gli operatori sanitari l’hanno poi dimessa con una prognosi di 15 giorni.