Tecnis, operai ospedale San Marco in ferie forzate Un lavoratore: «Come lo spiego alla mia famiglia?»

Arrivati sul posto di lavoro scoprono di essere stati messi in ferie forzate dall’azienda. La sorpresa l’hanno trovata in bacheca gli operai edili della San Marco scarl, che si occupano della costruzione dell’omonimo ospedale a Librino. La misura adottata, che durerà durante le festività pasquali, comporta che i lavoratori non verranno pagati nei giorni a venire. Immediata la loro decisione di riunirsi in protesta sotto la sede della Tecnis, l’impresa che gestisce l’appalto dell’opera e che attraversa una crisi che pare aggravarsi sempre di più. I sindacati incontrano i dirigenti: «Hanno motivato la scelta con l’assenza di materie prime, causata dai mancati pagamenti ai fornitori». 

La decisione di chiudere i cancelli del cantiere, e mandare a casa tutti gli occupati, sarebbe stata presa nella notte e senza preavviso. «Fino a ieri l’azienda aveva spiegato che il problema delle paghe si sarebbe risolto», spiega Carmelo Restifo della Cgil. Come accade per molti dei loro colleghi della Tecnis, neanche ai lavoratori della San Marco sono stati corrisposti gli ultimi quattro mesi di paga e i contributi della cassa edile maturati. «Nonostante tutto abbiamo deciso di ritornare al lavoro per spirito di collaborazione con lo Stato», continua Restifo. Lo sciopero indetto qualche settimana fa era stato sospeso all’indomani dell’operazione antimafia che aveva portato al sequestro delle azioni dell’impresa catanese e alla nomina di Saverio Ruperto come amministratore giudiziario.

A differenza dei colleghi che si occupavano della costruzione del tratto Borgo-Nesima della metropolitana, per gli operai dell’ospedale non è ancora stata attivata alcuna forma di ammortizzatore sociale, come la cassa integrazione straordinaria. «Motivo di ulteriore preoccupazione per il futuro immediato dei lavoratori e delle loro famiglia, già messi a dura prova da mesi di lavoro non pagato», aggiunge Restifo. Col provvedimento di messa in ferie forzata, infatti, agli edili non sarà corrisposta più alcuna retribuzione fino al ritorno sul posto di lavoro: «L’azienda ha disposto una settimana di stop, dal 24 al 30 marzo». Trattamento differente riceveranno invece gli impiegati, che non attingono alla cassa edile. Nelle prossime ore l’assemblea dei lavoratori deciderà come rispondere alla posizione espressa dalla Tecnis.

«Per noi non si tratta di ferie pasquali ma di ferie forzate», precisa Restifo. Intanto Tecnis ha fatto nuova promessa nel corso della riunione: l’invio dei documenti necessari all’avvio della procedure per il pagamento in surroga degli stipendi arretrati. La procedura era stata richiesta nei giorni scorsi dall’azienda Policlinico – committente dell’opera per l’ospedale San Marco – che, una volta ottenuto lo sta bene, potrà versare le paghe direttamente ai lavoratori del cantiere, senza inviarle a Tecnis. «Vorrei lavorare e invece mi mettono in ferie – dice un lavoratore della San Marco – Non so come spiegare alla mia famiglia che, dopo quattro mesi senza paga e senza risposte, devo pure rimanere a casa a non guadagnare niente».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]